Bivacco Garzonedo

Il Bivacco Garzonedo è situato in alta Valle Aurosina, sul versante nord del M. Baleniga (m. 2639).
Si tratta di un edificio in muratura, con pietre all'esterno e legno all'interno, affiancato ad una antica costruzione rurale e perfettamente inserito nell'ambiente circostante. Se non fosse per la porta e la finestrella dipinte di bianco e rosso sarebbe difficile distinguerlo da lontano.
Inaugurato nel 2013, il bivacco costa di un solo locale che dispone di: sei posti letto su due livelli completi di materassi, cuscini e coperte, un tavolino, tre cassapanche, fornello a gas con due fuochi, mobiletto con alcune stoviglie, cassetta per le offerte. Illuminazione da pannello solare. Acqua dal vicino torrente.
Tra i percorsi per raggiungerlo ho qui descritto quello che parte da Pian Cantone a monte di Villa di Chiavenna.

Con la statale 36 arriviamo a Chiavenna.
Alla prima rotonda proseguiamo diritto e alla seconda prendiamo a destra la statale 37 del Maloja (Via Maloggia).
Arrivati a Villa di Chiavenna, acquistiamo il permesso giornaliero per salire in auto a Pian Cantone, presso l'albergo-locanda Rota (tel.: 0343 40530) sito in Via Roma 21 (km. 7.9 della SS 37). Il permesso è valido fino alle ore 14 del giorno successivo a quello del rilascio. Il costo è di € 10.

Ripresa la macchina, proseguiamo fino alla fine del lago artificiale di Villa (km. 9 della SS 37). Quindi giriamo a destra, scendiamo al lago e con un ponte passiamo sulla sponda opposta. Superiamo San Barnaba e Canete.
Troviamo poi una stanga (alzata) e un cartello che indica il divieto di transito ai veicoli non autorizzati. Con il permesso bene in vista sul cruscotto, proseguiamo in salita nel bosco seguendo le indicazioni per Cantone.
Da questo punto, dopo km. 1 arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano diritto: Cantone; a destra: Voga e Roncaiola.
Dopo km. 1.3 ad un altro bivio i segnavia indicano diritto: Laghetti; a destra: Cantone.
Dopo km. 2.5 ignoriamo una sterrata che sale alla sinistra. Qui la strada diventa sterrata.
Dopo km. 2.8 la strada torna ad essere asfaltata.
Dopo km. 4 lasciamo a sinistra le baite in legno di Monte Guarana.
Dopo km. 5 la strada ridiventa sterrata.
Dopo km. 5.3 arriviamo al parcheggio (m. 1315).

I segnavia indicano con il sentiero della Traversata dei Monti, davanti: Monti di Piuro, Uschione; dietro: Guald, Laghetti.
Seguiamo i bolli bianco rossi e, quasi in piano, con una staccionata alla destra, entriamo nel bosco.
In leggera discesa passiamo su di un ponte, interamente in legno, con le sponde ai lati.
Giriamo a destra e raggiungiamo una fontana con vasca in legno.
Poco dopo arriviamo a Pian Cantone e attraversiamo l'alpeggio passando tra case e baite ben ristrutturate.

Troviamo poi un grande prato all'inizio del quale c'è una palina con vari segnavia che indicano: Cantone (Cantùun) 1301 m; diritto con il sentiero della Traversata dei Monti: Tabiadascio a ore 0.40, Uschione a ore 3.10; dietro: Guald a ore 0.50, Laghetti a ore 1.20; verso destra: Malgrate, Scalotta, Villa di Chiavenna a ore 1.20, Roncaiola a ore 0.20, Saitta-S. Croce, Canete-Villa di Chiavenna.
Passiamo accanto a due porte da calcio. Seguendo i bolli, quasi in piano, attraversiamo il prato ai lati del quale dapprima ci sono due file di baite e più avanti il bosco.
Troviamo poi dei grossi massi alla destra ed un masso con i bolli nel prato.
Passiamo accanto ad un tombino e, in leggera discesa, entriamo nel bosco.
Alla sinistra scorre un ruscelletto.

Arriviamo ad una biforcazione. Alla destra c'è una fontana con vasca in pietra ed un grande cartello di legno con tettuccio, attaccato ad una roccia, sul quale leggiamo: "La Motta s/m 1295". Una freccia segnala nella direzione dalla quale proveniamo: Monte Cantone - Laghetti. Accanto c'è una palina con segnavia che indicano con il sentiero della Traversata dei Monti, a sinistra: Tabiadascio, Uschione; dietro: Cantone, Laghetti. Non ci sono indicazioni per il sentiero alla destra. Andiamo a sinistra.
Passando su due pietre piatte attraversiamo il ruscelletto.
Proseguiamo in leggera salita lasciando a sinistra una stalla/fienile.
Subito il percorso si sdoppia. Entrambi i sentieri girano a sinistra ma utilizziamo il primo in quanto è più agevole.
Alla sinistra troviamo una parete di roccia rossiccia.
Seguendo i bolli, lasciamo il sentiero che continua diritto e ne prendiamo un altro che scende verso destra.
Percorriamo uno zig-zag destra sinistra (qui si immette il secondo sentiero scendendo da una ripida roccia).
Subito giriamo a sinistra.

Con rudimentali gradini di pietra raggiungiamo un ruscello e lo attraversiamo su di una passerella formata da tre assi (m. 1290).
Dopo una breve risalita continuiamo quasi in piano. In alto, davanti, vediamo due baite.
Pieghiamo a destra e proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano.
Alla sinistra troviamo una rudimentale panca ricavata da un tronco.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra, un tronco collocato a terra, fa da rinforzo al sentiero.

Scendiamo dieci gradini di pietra.
Continuiamo quasi in piano e subito troviamo un altro tronco a rinforzo del sentiero. Alla destra c'è un verticale precipizio.
Proseguiamo con un tratto in leggera salita ed un altro in leggera discesa. Percorriamo un'ampia curva a sinistra.
Continuiamo quasi in piano e troviamo un altro tronco a rinforzo del sentiero.

Scendiamo ripidamente agevolati da gradini di pietra e di legno.
Dopo un tratto in leggera discesa torniamo a scendere ripidamente con gradini di pietra e di legno e passando su delle radici affioranti dal terreno.
Subito il sentiero si divide (il ramo alla destra scorre più basso rispetto all'altro) e si ricompone (m. 1280).
Alterniamo alcuni tratti in discesa o in leggera discesa ad altri quasi in piano.

Dapprima in discesa e poi quasi in piano attraversiamo una zona con pietre franate (m. 1265).
Proseguiamo in leggera discesa. Alla destra, poco più in basso, vediamo un rudere in un prato (m. 1255).
Dopo un tratto in leggera salita continuiamo quasi in piano.

Usciamo dal bosco e raggiungiamo quattro vecchie baite/stalle. La prima a destra ha il tetto crollato.
Rientriamo nel bosco e proseguiamo in leggera discesa. Sentiamo il rumore di un torrente senza riuscire a vederlo tra gli alberi.
Continuiamo quasi in piano. Alla destra troviamo un masso con i bolli ed un tronco a rinforzo del sentiero.
Riprendiamo a scendere attorniati da rocce e pietre.
Proseguiamo quasi in piano seppur con lievi saliscendi.

Guadiamo un torrente (m. 1240).
Scendiamo ripidamente. Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Quasi in piano scavalchiamo un ruscelletto.
In leggera discesa percorriamo un altro zig-zag destra-sinistra.
Torniamo a scendere ripidamente.
Percorriamo un tornante destrorso, uno ampio sinistrorso (m. 1225) ed un altro destrorso.
Dopo un tratto in leggera discesa, riprendiamo a scendere ripidamente e superiamo uno zig-zag sinistra-destra.

Percorriamo un breve tratto in leggera discesa su di una crestina.
Subito, con un tornante sinistrorso, torniamo a scendere.
Dopo una curva a destra proseguiamo dapprima in leggera discesa e poi in discesa.
In leggera discesa percorriamo una curva a sinistra (m. 1200).
Proseguiamo in discesa. Vediamo un bollo bianco rosso.
Continuiamo in leggera discesa. Alla destra scorre un torrente.

Superiamo un tratto assicurati da una catena fissata alla roccia alla sinistra.
Giriamo a destra e, quasi in piano, tra le pietre di una vecchia frana, guadiamo il torrente che scende a cascata dalla sinistra (m. 1180).

Ora risaliamo ripidamente agevolati da rudimentali gradini di pietra. Alla sinistra c'è una catena fissata alla roccia.
Percorriamo una curva a sinistra con protezioni in legno alla destra, sul lato a valle (m. 1185).
Dopo la curva inizia la prima scala metallica protetta ai lati da paletti che reggono tre cavi. La risaliamo con 21 gradini.
Al termine della prima scala giriamo a sinistra (m. 1190) e con 17 gradini saliamo la seconda.
Poi giriamo a destra (m. 1195) e con altri 17 gradini saliamo anche la terza.

Riprendiamo il sentiero e proseguiamo in leggera salita, protetti a valle da una staccionata.
Presso un tornante sinistrorso troviamo una panchina. Torniamo a salire passando tra alcuni alberi e lasciando un masso alla destra (m. 1205).
Poco dopo pieghiamo a destra, in leggera salita.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra (m. 1215).
Dopo una curva a destra in discesa, torniamo a salire.
Quasi in piano superiamo una curva a sinistra molto ampia.
Proseguiamo con alcune semicurve alternando alcuni tratti quasi in piano ad altri in leggera salita e in leggera discesa.

Con una roccetta alla destra percorriamo pochi passi in salita.
Continuiamo quasi in piano. In basso alla destra tra gli alberi riusciamo a vedere il torrente.
In leggera salita percorriamo una curva a destra.
Superiamo due tratti quasi in piano separati da uno in leggera salita.

In discesa, raggiungiamo il Torrente Aurosina (m. 1215). Il vecchio ponte malconcio è inutilizzabile; alla sua sinistra però c'è quello nuovo, entrambi sono interamente in legno.
Sull'altra sponda, lasciamo a sinistra un masso sotto al quale c'è una cavità. Giriamo a sinistra e proseguiamo in leggera salita.
Percorriamo una curva a destra guadando un ruscello, approfittando di alcune pietre piuttosto viscide che affiorano dall'acqua.
Dopo una curva a sinistra percorriamo un tratto in discesa.
Raggiungiamo un torrente e, quasi in piano, lo guadiamo.
Alla destra troviamo una panca di legno.

Dopo un tratto in salita usciamo dal bosco (m. 1220). Alla sinistra, sotto una tettoia, vediamo un tavolo con relative panche mentre allo scoperto c'è una fontana l'acqua della quale cade in un tronco scavato. Alla destra ci sono una baita ed un tavolo con panche chiuso da una staccionata. I segnavia indicano: Tabiadascio 1245 m; diritto: Valle Aurosina, Quartino, S. Croce a ore 1; a sinistra: Alpe Crotto-Penz, Alpe Garzonedo/Bivacco a ore 1.55, Bocchetta di Scilano a ore 2.25, Pradella a ore 1.30, Uschione a ore 2.40; dietro: Pian Cantone a ore 0.40, Monte Laghetti a ore 1.40. Andiamo a sinistra.
In salita attraversiamo un prato con l'erba parzialmente tagliata in modo da formare una largo sentiero.
Lasciamo a sinistra una baita accanto alla quale c'è un tavolo in legno con relative panche (m. 1235).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Attraversiamo l'apertura in un muretto realizzato ammucchiando una fila di pietre (m. 1245).

Alla sinistra troviamo alcuni baitelli e dei ruderi. Percorriamo una curva a destra e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano: Tabiadascio 1245 m; diritto: Alpe Crotto-Penz, Alpe Garzonedo/Bivacco a ore 1.50, Bocchetta di Scilano a ore 2.20; a destra: Motta a ore 0.30, Pradella a ore 1; dietro: Pian Cantone a ore 0.40, Monte Laghetti a ore 1.40.
Proseguiamo diritto in salita con un sentiero tra l'erba lasciando a sinistra i baitelli e alcuni grandi massi. Risaliamo un prato; alla sinistra c'è ancora il muretto di pietre ammucchiate.
Giriamo poi a sinistra attraversando un'apertura nel muretto (m. 1275).
Continuiamo con poca pendenza tra radi alberi, erba e felci.
Alterniamo due tratti in salita ad altrettanti quasi in piano. Alla sinistra c'è il letto di un torrente che troviamo in secca (m. 1290).

Dopo un breve tratto quasi in piano, scendiamo con dei gradini di pietra verso il letto del torrente e lo attraversiamo.
Risaliamo ripidamente la sponda opposta aiutandoci con le mani.
Proseguiamo dapprima in salita e poi quasi in piano tra radi alberi, felci, erba e qualche masso. Dalla sinistra in basso arriva il rumore di un altro torrente (m. 1305).
Torniamo a salire e vediamo delle pietre coperte dal muschio.
Passiamo accanto ad alcuni massi. Percorriamo delle serpentine.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire tra alberi più radi (m. 1315).
Percorriamo una curva a sinistra e lasciamo a destra un grande masso (m. 1330).
Dopo un tratto in leggera salita ed uno breve quasi in piano, torniamo a salire.
Proseguiamo allo scoperto, quasi in piano.
In salita, lasciamo a destra un masso con i bolli.
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire (m. 1345).

Giriamo a destra verso un enorme masso. Senza raggiungerlo pieghiamo poi a sinistra.
Continuiamo con poca pendenza tra alberi radi.
Saliamo alla destra di un grosso masso, agevolati da alcuni intagli (m. 1370).
In basso alla sinistra scorre il Torrente Aurosina. In sentiero è ormai completamente coperto dall'erba. In leggera salita lasciamo alla destra un grosso masso.

Passiamo tra una vecchia baita alla sinistra ed un masso con i bolli alla destra (m. 1380).
Continuiamo quasi in piano, seguendo i bolli bianco rossi e la traccia formata dall'erba calpestata da qualche altro escursionista.
Siamo sempre alla destra del torrente e in questo punto ci troviamo praticamente al suo livello.
Vediamo una pietra con i bolli sormontata da pietruzze ammucchiate per formare un ometto.
In leggera salita camminiamo sopra delle lastre di roccia lisce.

Aiutandoci con le mani, per alcuni metri, risaliamo alcune pietre in modo assai ripido (m. 1390).
In alto riprendiamo il sentiero nel quale troviamo un masso con i bolli.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Alla destra troviamo un grande masso sporgente verso il sentiero, ottimo riparo in caso di un improvviso temporale.
Con un lungo passo scendiamo da una roccetta, prestando nel contempo attenzione a non colpire con la testa la roccia soprastante.
Proseguiamo in leggera salita, sempre a fianco del torrente. Poi pieghiamo un po' a destra.

Quasi in piano attraversiamo uno slargo alluvionale infangato (m. 1405).
Troviamo un ometto e proseguiamo in leggera salita.
Passiamo sotto ai tronchi obliqui di due alberi caduti.
Dopo un tratto in un rado basco proseguiamo allo scoperto.
Troviamo un masso sopra al quale ci sono delle pietre che formano un ometto; su entrambi i lati vediamo i bolli.
Camminiamo tra alberelli, arbusti, felci, erba e alcune pietre.
Troviamo un altro masso con ometto e con i bolli da entrambi i lati.
Scavalchiamo un vecchio tronco caduto.
Passiamo accanto ad un masso con ometto.

Alla destra tra l'erba scorre un ruscelletto (m. 1450).
Continuiamo tra pietre, erba e anche ortiche.
Passiamo accanto ad un ometto e ad una bassa pietra liscia con i bolli.
Scavalchiamo altri vecchi tronchi a terra (m. 1460).
Senza sentiero, continuiamo diritto, in prevalenza tra l'erba, tra il letto del torrente ed il bosco, sempre seguendo bolli ed ometti. Ne troviamo quattro, all'incirca uno ogni dieci metri di dislivello (m. 1470-1500).

Raggiungiamo un masso con ometto e con una freccia bianca e rossa che invita a girare a destra volgendo le spalle al torrente. Il tratto più faticoso sta per iniziare (m. 1523).
Dopo un ripido tratto passiamo accanto ad un ometto.
Proseguiamo tra cespugli e alberelli.
Percorriamo due curve a destra, la seconda risalendo rudimentali gradini di pietra.
Superiamo una ampia curva a sinistra (m. 1550).
La pendenza diminuisce un poco (m. 1565).
Presso uno zig-zag sinistra-destra vediamo i bolli su di una pietra.
Ripidamente superiamo un altro zig-zag sinistra-destra.
Troviamo una roccetta obliqua, liscia e con i bolli (m. 1585).
Camminiamo tra alberelli, arbusti, felci, rododendri e qualche pietra.

Su fondo roccioso raggiungiamo una parete obliqua che attraversiamo inizialmente in leggera salita su di una cengia e poi quasi in piano su di una passerella formata da tre tronchi, sempre assicurati da una catena fissata alla roccia. Poi, in leggera salita riprendiamo il sentiero (m. 1605).
Saliamo con uno zig-zag destra-sinistra aggirando una roccia.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 1615).
Presso una curva a destra riprendiamo a salire, tra mirtilli e rododendri.
Proseguiamo ripidamente passando accanto ad un ometto su di una pietra con i bolli (m. 1630).
Pochi passi più avanti giriamo a sinistra e percorriamo un tratto con minore pendenza.
Continuiamo ripidamente.
Dopo una curva a destra la pendenza diminuisce un poco.
Percorriamo un'altra curva a destra, in modo abbastanza ripido, attorniati da cespugli di rododendro (m. 1645).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1655).
Proseguiamo ripidamente.
Camminiamo sopra una pietra piatta, giriamo a sinistra e vediamo i bolli su di un'altra pietra piatta (m. 1665).
Subito dopo giriamo a destra.
Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Percorriamo una curva a sinistra (m. 1675).
Troviamo delle pietre e delle roccette nel sentiero.
La pendenza diminuisce un poco.

Risaliamo delle oblique lastre di roccia lisce; l'ultima la aggiriamo alla destra (m. 1690).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Saliamo alla destra di un canale nel quale vediamo massi e pietre (m. 1705).
Superiamo un'altra lastra di roccia liscia.
Percorriamo un ripido tratto.
In salita giriamo a destra (m. 1715).
Dopo alcuni passi con poca pendenza, presso un tornante sinistrorso riprendiamo a salire.
La pendenza torna ad essere ripida mentre saliamo con serpentine appena accennate tra rododendri e mughi. Sull'altro lato della valle vediamo una cascata (m. 1740).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire dapprima in modo abbastanza ripido e poi ripido (m. 1760).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
In leggera salita passiamo su di una piastra di roccia liscia.
Poco dopo troviamo un masso con ometto e con i bolli.

Giriamo a sinistra e, quasi in piano, attraversiamo il letto asciutto di un torrente.
In leggera salita percorriamo una curva a destra (m. 1780).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido con un'altra curva a destra.
Continuiamo con un'ampia curva a sinistra subito seguita da una curva a destra (m. 1790).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1800).
La pendenza diminuisce un poco (m. 1810) e percorriamo due curve destra-sinistra vicine tra loro.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire. Per un tratto il fondo è roccioso.

Guadiamo un torrente (m. 1825).
Con pochi passi risaliamo ripidamente una roccetta.
Continuiamo su sentiero, in leggera salita, percorrendo uno zig-zag destra-sinistra tra i rododendri.
In salita percorriamo una curva a destra (m. 1840).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.

Dalla sinistra sentiamo provenire il rumore di un ruscelletto (m. 1850).
Giriamo a destra. Poco dopo troviamo una pietra nel sentiero (m. 1860).
Continuiamo con un ampio tornante sinistrorso seguito da un tornante destrorso.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 1870).

Davanti cominciamo a vedere il bivacco. Facciamo una piccola sosta che ci consente di riconoscere, tramite una cartina, le cime che formano una catena sul lato opposto della valle: Cima di Codera (m. 2757), Monte Conco (m. 2908), Monte Gruf (m. 2963), Sas Becche (m. 2728) fino al M. Baleniga (m. 2639) dietro a bivacco.
Dopo alcune serpentine appena accennate percorriamo un tornante sinistrorso.
Torniamo a vedere il bivacco. Percorriamo alcuni passi quasi in piano (m. 1885).
Presso un tornante destrorso riprendiamo a salire.
Superiamo due curve sinistra-destra incassate nel terreno circostante.

Percorriamo un tornante sinistrorso lasciando a destra il sottostante canale pieno di pietre (m. 1890).
In leggera salita raggiungiamo un ometto. Giriamo a sinistra e attraversiamo una colata di pietre.
Ecco riapparire il bivacco. Continuiamo circondati da diversi cespugli di rododendro.
In salita superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Percorriamo una curva a destra mentre alla sinistra c'è il torrente (m. 1915).

Dopo un tratto abbastanza ripido raggiungiamo un prato con qualche pietra ed un grande ometto (m. 1925).
Quasi in piano pieghiamo a sinistra verso un altro ometto.
Con pochi passi in discesa raggiungiamo un ruscello, lo superiamo con un salto nel punto in cui è più stretto e risaliamo la sponda opposta.
Attraversiamo una zona con vari massi e pietre oppure la aggiriamo alla destra.
Lasciamo a sinistra un grande masso sopra al quale è stata collocata la statua di una madonnina e raggiungiamo il bivacco.

Tempo impiegato: ore 3.30 - Dislivello: m. +800 -172
Data escursione: luglio 2016

Escursioni/Ascensioni partendo dal Bivacco:


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