Bivacco Cecchini

Il Bivacco Cecchini è situato alla testata della Val Loga attorniato dalle vette del Pizzo Ferrè, della Cima di Val Loga e del Pizzo Tambò. Di fronte la vista spazia sul gruppo del Suretta col suo ghiacciaio mentre sul fondovalle sono ben visibili l'abitato e il Lago di Montespluga.

Il bivacco è una costruzione metallica, originariamente di colore rosso. E' dotato di nove brande con materassi e coperte, un tavolo, due panche, tre sgabelli, un fornelletto senza bombola, poche stoviglie e una cassetta di pronto soccorso. Per il pernottamento vengono richiesti 3 euro per i soci CAI e 5 per gli altri, da lasciare in una apposita cassetta appesa accanto all'uscio. Non lontano c'è una piazzola per l'atterraggio dell'elicottero.

Con la statale 36, lasciata a destra la galleria che porta a Madesimo, continuiamo verso il Passo Spluga. Costeggiamo il Lago di Montespluga e raggiungiamo il minuscolo abitato che porta lo stesso nome dove prendiamo la via a sinistra che termina in un ampio parcheggio nei pressi del ristoro La Capriata (m. 1908). Sulla destra parte il sentiero C 16. Un segnavia indica il bivacco Cecchini.

Lasciata la macchina ci incamminiamo lungo Via Ferrè, una stradina inizialmente con il fondo di mattonelle in cemento, che poco più avanti diventa sterrata.
Percorreremo tutta la Val Loga, inizialmente con poca pendenza lungo il torrente Loga sul fondovalle e poi saliremo a sinistra seguendo bolli gialli, bandierine bianco rosse e alcuni ometti.
Il primo tratto è pianeggiante. Lasciate a destra alcune case, troviamo uno slargo con un tavolo in cemento e relative panche.
Poco dopo troviamo una panchina in legno e camminiamo tra il torrente e un muretto a secco.

Raggiungiamo un ponte in cemento con le sponde in ferro con il quale attraversiamo il torrente Loga. Un segnavia indica sulla destra il bivacco Cecchini.
Seguiamo il torrente lungo la sponda di sinistra e poco dopo troviamo un altro cartello che segnala il bivacco Cecchini a ore 2.30 e il Pizzo Ferrè a ore 4.
Superiamo una porcilaia. Alcuni rivoli d'acqua attraversano il cammino e lo rendono fangoso. Approfittiamo di alcune pietre più alte per appoggiare gli scarponi senza bagnarli.
In leggera salita superiamo vari altri rivoli.
Più in basso vediamo un ponticello che consente di tornare sull'altro lato del torrente ma continuiamo diritto sempre in leggera salita superando altri rivoli d'acqua.

Con pochi passi risaliamo un piccolo dosso (m. 1975), poi raggiungiamo un torrente che proviene da una cascata a sinistra. Con un po' di equilibrio riusciamo ad attraversarlo camminando sulle pietre più alte.
Poco dopo, superati altri rivoli, attraversiamo un altro torrente; anche questa volta senza grandi problemi (m. 2010).
La pendenza aumenta un poco. Di fronte abbiamo un altro piccolo dosso, risalito il quale continuiamo in leggera salita.
Sul lato destro della vallata vediamo scendere un impetuoso torrente.
Oltrepassato un torrentello ed un rivolo, il sentiero piega a sinistra e inizia a salire in modo deciso alla destra di un torrente.

Raggiungiamo un primo ripiano (m. 2180). Subito torniamo a salire ripidamente; alla sinistra c'è un ruscello.
Camminiamo su alcuni lastroni di roccia. Una freccia di colore bianco e rosso indica di proseguire diritto. Sulla destra da una roccia una piccola cascata scende a pioggia (m. 2255).
Superiamo altri lastroni a fianco di una piccola cascata e, poco dopo, raggiungiamo un pianoro coperto di neve (m. 2300). In alto cominciamo a vedere il bivacco.

Ci spostiamo un poco a destra e saliamo in modo molto ripido. In questo tratto non c'è sentiero. Seguendo i bolli raggiungiamo un pianoro pietroso (m. 2375).
Attacchiamo un altro tratto assai ripido mentre il bivacco sparisce alla vista e ritroviamo il sentiero.
Superate alcune roccette torniamo a vedere il bivacco (m. 2450).

Raggiungiamo poi una valletta e ne percorriamo il lato destro a mezza costa superando un tratto innevato (m. 2470).
Continuiamo in salita su vaghe tracce di sentiero aggirando sulla destra un piccolo nevaio.
Per un attimo perdiamo di vista i bolli, forse coperti dalla neve. Di fronte abbiamo un altro ripido tratto. Non dobbiamo proseguire diritto seguendo un ruscelletto, ma guardare in alto un poco a sinistra dove c'è una grande roccia sulla quale è stata tracciata in bianco una freccia e una grande scritta che indica il bivacco sulla sinistra.
Andando in quella direzione, poco dopo ritroviamo bolli e sentiero.

Superata la roccia con la scritta (m. 2530), saliamo a zig-zag.
Percorriamo un tratto con minore pendenza durante il quale possiamo attraversare o aggirare un'altra zona innevata (m. 2585).
Continuiamo poi su tracce di sentiero salendo in modo più diretto. Torniamo a vedere il bivacco ma solo per poco (m. 2620).
Troviamo altra neve e passiamo non lontano da un torrente che scorre alla nostra destra.
Proseguiamo su sentiero detritico e torniamo a vedere il bivacco (m. 2665).
Ancora pochi passi tra la neve e poi attacchiamo l'erta finale un po' scivolosa su sabbia e pietrisco, al termine della quale raggiungiamo il bivacco.

Tempo impiegato: ore 3.00 - Dislivello: m. 842
Data escursione: agosto 2008

Escursioni partendo dal Rifugio:


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