Bivacco Alpe Colina

Il Bivacco Alpe Colina è situato a monte dell'omonimo alpeggio sopra Postalesio e ai piedi del Monte Caldenno (m. 2668), del Sasso Bianco (m. 2490) e del Monte Arcoglio (m. 2453). Sul lato opposto invece, oltre al fondovalle valtellinese, il panorama ci mostra la lunga catena delle cime orobiche.
Inaugurato nel mese di luglio 2021, il bivacco è una costruzione in pietra e con il tetto di piode. Dispone di: due letti a castello con materassi ma senza cuscini e coperte, un lungo tavolo, una panca, stufa a legna, fornello due fuochi con bombola gas, energia elettrica da pannello solare, locale bagno dotato di lavandino, water, bidet e box doccia.

Da Prà Lone al bivacco, ogni anno tra agosto e settembre, si svolge la VertiColina, una corsa km verticale sul tracciato del vecchio sentiero/mulattiera, poco utilizzato dopo la costruzione della strada carrozzabile.

Per proseguire in auto da Postalesio a Prà Lone oppure fin quasi all'Alpe Colina occorre dotarsi del permesso di transito al costo di 3 euro acquistabile a Postalesio presso:
il Municipio (tel. 0342 563370 Via Vanoni, 7),
il negozio di alimentari Dalone (tel. 0342 563336 Via Rodello, 1),
il bar trattoria da Stefano (tel. 0342 563344 Via S. Martino 1),
l’azienda agricola Sopralapanca (tel. 335 6851203 Via Roma, 4).

Il percorso di seguito descritto, ben segnalato ad ogni bivio, segue il tracciato della VertiColina. Salendo, il sentiero e la strada si incontrano varie volte.

Lasciamo la S.S. 38 al Km. 30.5 per prendere alla sinistra (nord) la S.P. 14 dir A (Via San Giorgio).
Ci immettiamo poi sulla S.P. 14 che arriva dalla sinistra e continuiamo diritto.
Arrivati a Postalesio (m. 480) dobbiamo proseguire diritto con Via Roma ma parcheggiamo la macchina e alla destra scendiamo a piedi Via San Martino dove, presso il bar-trattoria da Stefano, ritiriamo il ticket da esporre sul cruscotto.
Tornati alla macchina proseguiamo seguendo le indicazioni per Pra Lone e l'Alpe Colina. La strada cambia nome varie volte: Via Roma, Via Martiri della Libertà, Via Rodello, Via Bona.
Ad un bivio andiamo a sinistra (cartello Alpe Colina e Piramidi di Postalesio).
Presso un tornante destrorso lasciamo a sinistra il parcheggio per le Piramidi (m. 775).
Arrivati a Prà Lone, tra le baite raggiungiamo la fontana dove inizia ufficialmente la VertiColina e parcheggiamo nei pressi, ove possibile (m. 1038).

Ci incamminiamo in leggera salita, attorniati da prati, seguendo la strada asfaltata.
All'inizio del primo tornante sinistrorso troviamo dei segnavia che indicano; Prà Lone 1040 m; seguendo la strada: Alpe Colina 7 km; diritto con il sentiero 417: Prà Cigolosa a ore 1.15, Baita di Calibio a ore 2, Alpe Colina a ore 3; dietro: Piramidi a ore 0.40; con la stradina 417 alla destra: Cà Moroni a ore 0.25, Dondolo a ore 0.50, Motta Piana - V. Terrazzamenti a ore 1. Alla destra c'è una baita.
Al termine del tornante i segnavia indicano l'Alpe Colina con il sentiero che si stacca alla destra. Lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che, in salita, entra nel bosco (m. 1050).
Inizialmente alla destra c'è un muro di pietre a secco.

Ad una biforcazione prendiamo il sentiero più a destra (m. 1070). Cominciamo a trovare, di tanto in tanto, delle strisce azzurre dipinte sul tronco di alcuni alberi (probabilmente indicazioni per i boscaioli).
In basso alla sinistra, riusciamo a scorgere una casa tra gli alberi (m. 1105).
Dopo un tratto allo scoperto continuiamo tra radi alberi (m. 1135).
Proseguiamo attorniati da felci (m. 1150).

Incontriamo la strada asfaltata. Alla sinistra c'è un casello dell'acquedotto. I segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Lone (m. 1155). Attraversata la strada riprendiamo il sentiero in salita e lasciamo a sinistra un piccolo baitello in cemento. Per un tratto il bosco è rado.
Ad una biforcazione teniamo la sinistra (m. 1175).

Per la seconda volta incontriamo la strada asfaltata. I segnavia indicano a sinistra l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Lone. Seguiamo la strada in leggera salita verso sinistra (m. 1195).
Dopo un centinaio di metri troviamo un ometto e i segnavia che indicano con il sentiero che si stacca alla destra l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Lone. Lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che inizialmente segue la strada in parallelo.
In salita percorriamo una curva verso destra (m. 1215).
Una sterrata sale dalla sinistra. Continuiamo diritto (m. 1225).

Quasi in piano attraversiamo la piccola radura in Loc. Le Piane. I segnavia indicano a destra l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Lone. Passiamo accanto ad un'area, recintata con un muro di pietre a secco sormontato da una rete, all'interno della quale vediamo una vasca di laminazione. All'esterno della recinzione c'è una fontana con vasca in cemento. Alla sinistra vediamo due tavoli all'ombra degli alberi.

Poco dopo entriamo in un fitto bosco e proseguiamo in salita (m. 1235).
Su di un albero, vediamo un cartello che segnala il divieto di caccia (m. 1245).
Il sentiero si divide solo per aggirare quattro betulle e si ricompone (m. 1250).
Ora il sentiero è più largo e il bosco è meno fitto. Un altro cartello segnala il divieto di caccia (m. 1255).
In modo abbastanza ripido percorriamo due semicurve destra-sinistra con il sentiero parzialmente incassato nel terreno circostante (m. 1260).
Troviamo un altro cartello che indica il divieto di caccia.

Incontriamo per la terza volta la strada asfaltata. I segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Le Piane. Attraversiamo la strada e riprendiamo il sentiero (m. 1275).
Entriamo in un fitto bosco e proseguiamo diritto ignorando un sentiero che si stacca alla destra.
Percorriamo un tornante destrorso e continuiamo con poca pendenza (m. 1285).
Dopo una semicurva verso sinistra riprendiamo a salire.

Arriviamo ad un bivio dove vediamo una capannuccia su di un albero. I segnavia indicano l'Alpe Colina a sinistra con la via diretta e a destra con la via Cigolosa. Andiamo a sinistra (m. 1310).
Superiamo una serpentina sx-dx-sx (m. 1320).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Aggiriamo una pietra nel mezzo del sentiero (m. 1325).
In salita, attorniati da alti alberi, percorriamo due curve destra-sinistra (m. 1330).

Dopo un tratto allo scoperto raggiungiamo per la quarta volta la strada asfaltata. I segnavia indicano dietro Postalesio e Le Piane. Andiamo a sinistra seguendo la strada in leggera salita e dopo pochi passi troviamo l'altro segnavia che indica alla destra il sentiero per l'Alpe Colina. Entriamo nel bosco e proseguiamo in salita (m. 1350).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1360).
Superiamo una serpentina sinistra-destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso.

Per la quinta volta ci immettiamo sulla strada asfaltata. I segnavia indicano a destra l'Alpe Colina e dietro Postalesio. Seguiamo la strada verso destra e, dopo alcuni passi, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1370).
Subito dopo troviamo il segnavia che indica alla destra l'Alpe Colina. Prendiamo il sentiero che sale, inizialmente su terreno sdrucciolevole (m. 1375).
Rientriamo nel bosco e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1385).
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1395).
Quasi in piano lasciamo a destra un ometto (m. 1400).
Proseguiamo con poca pendenza.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso lasciando a destra una roccetta. Il bosco è rado (m. 1410).
In leggera salita superiamo una curva verso destra passando accanto ad un ometto. Ora il bosco è fitto. Dalla sinistra arriva un altro sentiero. Un cartello segnala il divieto di caccia (m. 1425).
Subito percorriamo una curva verso sinistra.

Incontriamo la strada per la sesta volta e la attraversiamo. I segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio. Continuiamo in salita tra gli alberi.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e una semicurva molto ampia verso destra all'esterno della quale c'è un casello dell'acquedotto (m. 1435).
Continuiamo con una serpentina sinistra-destra (m. 1450).
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1455).
Superiamo una semicurva verso destra e riprendiamo a salire.
Proseguiamo con una semicurva verso sinistra (m. 1460).
Percorriamo un tornante destrorso con il sentiero incassato nel terreno circostante (m. 1470).
Aggiriamo una pietra nel mezzo del sentiero.
Continuiamo con poca pendenza.
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1485).
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1500).
Proseguiamo in leggera salita. (m. 1510).
In salita percorriamo una curva verso destra.

Per la settima volta raggiungiamo la strada, che ora ha il fondo in cemento, e la attraversiamo. I segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio (m. 1520).
Passiamo accanto ad un ometto e rientriamo nel bosco.
Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno quasi in piano (m. 1525).
Dopo una semicurva verso sinistra riprendiamo a salire.
Camminiamo attorniati da pietre. Un cartello segnala il divieto di caccia (m. 1550).
Percorriamo pochi passi sulle pietre di una vecchia frana (m. 1555).
Terminate le pietre riprendiamo il sentiero e proseguiamo in leggera salita.

Raggiungiamo un casello dell'acquedotto e troviamo un altro cartello che indica il divieto di caccia. Girando a sinistra con pochi passi in salita possiamo raggiungere la strada dove non ci sono indicazioni. Se invece al casello proseguiamo diritto, poco dopo il sentiero ci porta ugualmente sulla strada (è l'ottava volta) dove troviamo i segnavia che indicano l'Alpe Colina alla destra e Postalesio dietro. Seguiamo la strada, nuovamente su asfalto, in leggera salita verso destra (m. 1570).
Vediamo un cartello di divieto di caccia su di un albero in alto a sinistra.
Continuiamo in salita (m. 1575).

All'esterno di un tornante sinistrorso il sentiero riparte in leggera salita. I segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio (m. 1595).
Camminiamo tra radi alberi e troviamo un altro cartello che segnala il divieto di caccia.
Un'apertura tra gli alberi alla destra consente una veduta sulla catena delle Orobie.
Per un tratto il fondo del sentiero diventa pietroso.
Continuiamo in salita su sterrato. Aggiriamo una pietra che copre la parte destra del sentiero (m. 1610).
Attraversiamo una zona allo scoperto tra alberi caduti e successivamente segati.
Lasciamo a destra un grande masso (m. 1625).
Quasi in piano rientriamo nel bosco e subito percorriamo una curva verso sinistra.
Proseguiamo con alcuni passi in salita e in discesa.
Presso due semicurve sinistra-destra, in salita passiamo tra due massi (m. 1630).
Continuiamo con poca pendenza.
In salita percorriamo un tratto con il bosco solo alla sinistra (m. 1650).
Usciamo dal bosco e poco dopo vi rientriamo (m. 1655).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Proseguiamo con poca pendenza tra le felci.

Ci immettiamo per la nona volta sulla strada asfaltata. I segnavia indicano a destra l'Alpe Colina e dietro Postalesio. Seguiamo la strada verso destra (m. 1670).
Proseguiamo in salita. Lasciamo a destra un masso (m. 1685).
Continuiamo in leggera salita con semicurve appena accennate.
Alla sinistra troviamo un casello dell'acquedotto in cemento con una nicchia contenente la statuetta di S. Antonio Abate (m. 1700).
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo in salita.

Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo con il fondo in cemento (m. 1705).
Alla sinistra troviamo una fontana con vasca di pietre in uno slargo lastricato (m. 1710).
Poco più avanti, una strada acciottolata sale a sinistra verso la Baita Galibio che vediamo tra gli alberi. La ignoriamo e proseguiamo diritto.

Presso un tornante sinistrorso i segnavia indicano diritto l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Caliggio. Lasciamo la strada che diventa sterrata e prendiamo il sentiero che continua diritto in salita (m. 1720).
Troviamo due massi coperti dal muschio, uno per lato.
Percorriamo due semicurve, entrambe verso sinistra (m. 1740).
Alla destra vediamo un altro masso coperto dal muschio (m. 1755).
Percorriamo un tratto con poca pendenza.

Un'apertura tra gli alberi alla destra consente una veduta sul Monte Canale e sul Monte Arcoglio.
Con una semicurva verso destra torniamo nel bosco (m. 1775).
Proseguiamo in salita.
Poco sopra, alla sinistra, vediamo un casello dell'acquedotto (m. 1795).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1805).
Proseguiamo con una semicurva verso destra, allo scoperto.

Arriviamo ad una biforcazione (che potrebbe essere una deviazione temporanea). I segnavia indicano a destra in discesa nel bosco l'Alpe Colina, diritto nulla e dietro Postalesio, Caliggio (m. 1820). Andiamo a destra e subito percorriamo una semicurva verso sinistra.
Dopo un'altra semicurva verso sinistra riprendiamo a salire (m. 1815).
Allo scoperto superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera discesa.
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo in salita.
Continuiamo quasi in piano (m. 1820).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza (m. 1830).

Con un tornante sinistrorso ci immettiamo per la decima volta sulla strada sterrata. I segnavia indicano a destra l'Alpe Colina e dietro Postalesio, Caliggio. C'è anche un ometto. Andiamo a destra in lievissima salita seguendo la strada (m. 1845).
Subito percorriamo una semicurva verso sinistra.

Alla destra troviamo un masso, un segnavia che indica l'Alpe Colina a 200 metri e un segnale di divieto di transito. C'è anche una stanga verde che troviamo aperta.
Continuiamo quasi in piano attorniati dagli alberi.
Proseguiamo con poca pendenza e con il fondo in cemento (m. 1870).

Usciamo dal bosco e continuiamo attorniati dai pascoli dell'Alpe Colina (m. 1875).
Davanti verso destra vediamo un primo gruppo di cinque baite e più in altro il nucleo più consistente con un'altra ventina di baite.
Alla destra troviamo una fontana con una vasca d'acciaio incassata dentro una di pietra. I segnavia indicano davanti l'Alpe Colina e dietro Postalesio (m. 1905).
Continuiamo in leggera salita con il fondo sterrato. Alla sinistra ci sono i prati e alla destra le prime baite. In alto già vediamo il bivacco.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra (m. 1910).
Alla destra vediamo delle mucche al pascolo.
In leggera salita percorriamo un tornante destrorso (m. 1915) e uno sinistrorso (m. 1925).

Presso il successivo tornante destrorso un'altra sterrata prosegue diritto. Possiamo utilizzarle entrambe ma quella alla destra è più corta. Andiamo a destra mentre al ritorno abbiamo percorso l'altra (m. 1940).
All'esterno di una semicurva verso sinistra vediamo una fontana con vasca nei prati.

Raggiungiamo il nucleo principale dell'Alpe Colina e cominciamo a trovare dei bolli di colore bianco e rosso. Tra le baite c'è un'altra fontana con vasca (m. 1955).
Percorriamo un tratto abbastanza ripido.
Lasciamo la sterrata e, alla sinistra tra le baite, seguendo i bolli, prendiamo un sentiero abbastanza ripido.
Continuiamo in salita seguendo una traccia tra erba e pietre (m. 1970).
Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno in salita (m. 1975).
Superiamo tre semicurve: sx-dx-sx.
Continuiamo in modo abbastanza ripido, seguendo la traccia tra l'erba, verso due baite che vediamo davanti in alto (m. 2000).
Su di un masso ci sono alcune pietre che formano un ometto (m. 2005).
Una dopo l'altra, passiamo accanto a due pietre con i bolli (m. 2010).
Superiamo una semicurva verso sinistra. Ora davanti vediamo anche una lunga pensana (m. 2015).
Percorriamo una semicurva verso destra. Troviamo un ometto (m. 2020).

Con poca pendenza attraversiamo l'apertura tra un muretto (m. 2030).
Dopo un breve tratto in salita attraversiamo un altro muretto e vediamo un bollo bianco-rosso. Giriamo a sinistra e per un tratto lo costeggiamo.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2040).
Troviamo un bollo bianco-rosso (m. 2045).

Raggiungiamo le costruzioni che avevamo già notato e un casello dell'acquedotto (m. 2060).
Ci immettiamo sulla sterrata che avevamo lasciato al bivio di quota m. 1940 e andiamo a sinistra con poca pendenza.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2065).
Continuiamo in salita e poco dopo, alla sinistra, troviamo il Bivacco Alpe Colina (m. 2070).

Tempo impiegato: ore 2.45 - Dislivello: m. 1040 -8
Data escursione: luglio 2022

Al Lago Colina

Prendiamo il sentiero che sale alla sinistra della porta d'ingresso del bivacco (nord) e seguiamo i bolli bianco-rossi.
Lasciamo a destra la lunga pensana.
Ci immettiamo sulla sterrata e la seguiamo verso sinistra quasi in piano. Alla destra c'è una conca prativa.
Raggiungiamo una fontana con vasca (m. 2085) e una palina con dei segnavia che indicano, diritto: Colma di Zana, Rifugio Bosio; a sinistra: Croce Capin, Caldenno. Dobbiamo prendere il sentierino che si stacca in diagonale tra le due direzioni segnalate dalla palina (est).
Poco dopo cominciamo a vedere il lago. In leggera discesa dapprima tra erba e pietre e poi attraversando una pietraia raggiungiamo la sponda orientale del Lago Colina (m. 2080). Tempo impiegato 5 minuti dal bivacco. (m. 1055 -13 , ore 2.50)

Escursioni partendo dal Bivacco:


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