Il Rifugio Roccolo Ventura č situato in Localitā Casola accanto alla stazione di arrivo della seggiovia che sale da Temų.
Con la statale 42 della Val Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, raggiungiamo Edolo e poi continuiamo verso il Gavia fino a Temų.
All'inizio del paese, alla rotonda accanto all'albergo Veduta dell'Adamello, prendiamo una strada alla destra (cartello: Funivia Roccolo Ventura) che
conduce direttamente al grande parcheggio della seggiovia.
I prezzi dell'impianto di risalita per l'estate 2015 sono: corsa A/R 5.50, solo andata o discesa 3.50.
Senza entrare nel parcheggio giriamo a destra e proseguiamo per qualche centinaio di metri. Prendiamo poi a sinistra una strada all'inizio della
quale vari segnavia indicano: Roccolo Ventura, aree attrezzate di Loagnė e di Malga Caldea, Laghi d'Avio, Rifugio Garibaldi,
Monte Adamello.
Pių avanti proseguiamo con Via Predalunga. Ad una biforcazione andiamo a destra.
Alla fine dell'abitato, poco prima che la strada entri nel bosco, troviamo un segnale stradale che preannuncia dopo 200 metri il divieto di transito
agli automezzi (m. 1165). Lasciamo pertanto la macchina a bordo strada dove c'č spazio sufficiente solo per alcune autovetture. Vari segnavia indicano
diritto: Casola, Rifugio Roccolo Ventura, Mezzullo, Petenec, Cavadolo. C'č anche un cippo datato MCMXVII che indica il Dosso delle Pertiche.
Ci incamminiamo, in leggera salita, seguendo la strada ancora asfaltata e lasciando a sinistra l'ultima abitazione del paese. Entriamo nel bosco.
Troviamo alla destra una rete di recinzione. Continuiamo in salita (m. 1175).
Terminata la recinzione, troviamo il preannunciato divieto di transito agli automezzi. Qui č impossibile parcheggiare (m. 1190). Con un tornante
sinistrorso si stacca una stradina sterrata che un cartello indica condurre a Sghirlat. Proseguiamo diritto.
Nel bosco troviamo una casa alla sinistra e poco dopo un'altra alla destra (m. 1205).
Lasciato alla destra uno slargo, subito percorriamo una curva verso destra (m. 1220).
Alla successiva curva a destra attraversiamo un torrente su di un ponte con le sponde di ferro. La strada diventa sterrata (m. 1225).
Percorriamo due curve sinistra-destra.
Cominciamo a trovare delle canaline di metallo, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Percorriamo alcune semicurve.
Ignoriamo una sterrata, chiusa da un stanga, che sale a sinistra (m. 1250).
Un ruscello attraversa la strada passandole sotto.
Alla sinistra, troviamo un tronco scavato nel quale cada dell'acqua.
Ignoriamo una stradina che si stacca alla destra (m. 1275). I segnavia indicano a destra in discesa: Supė; dietro: Temų, Sghirlat.
Troviamo uno slargo alla sinistra.
Un rivolo attraversa la strada scorrendo in una canalina di ferro (m. 1285).
In basso a destra vediamo un ruscello.
Troviamo poi una staccionata di protezione alla destra alla quale, nell'ultimo tratto, si accoppia una rete metallica (m. 1305). Incrociamo una
stradina che alla sinistra sale e alla destra scende.
Poco dopo ignoriamo un'altra stradina che sale a sinistra (m. 1315).
Alla sinistra troviamo un casello dell'acquedotto (m. 1320).
In basso a destra vediamo il tetto di una baita (m. 1340).
Presso una curva a destra, un ruscello attraversa la strada scorrendo su delle pietre (m. 1355).
Dopo alcune semicurve, percorriamo un tornante sinistrorso con una staccionata di protezione alla destra e ignorando una stradina che continua
diritto. Alla destra ci sono delle gabbie contenenti pietre per prevenire un possibile smottamento del terreno (m. 1375).
Proseguiamo quasi in piano.
In leggera salita percorriamo una semicurva a destra.
Alla destra troviamo un casello dell'acquedotto sul quale vediamo il segnavia 72 a bandierina (m. 1380).
Continuiamo con altre semicurve.
Vediamo due tubi di ferro, che affiorano parzialmente dalla sterrata, poco prima di una curva a destra (m. 1390).
In un tratto con pochi alberi, alla destra troviamo un tronco scavato nel quale cade dell'acqua (m. 1395).
Torniamo a salire. Percorriamo un'ampia curva a destra e subito dopo una a sinistra (m. 1415).
Alla sinistra ci sono delle protezioni.
Arriviamo ad un incrocio (m. 1425). Alla sinistra ci sono una croce e una casa tra gli alberi. I segnavia indicano davanti: Santa Giulia, Mezzullo; a
sinistra: Cavadolo; dietro: Temų. Nessuna indicazione invece per il sentiero che sale a destra. Proseguiamo diritto.
Alla sinistra della sterrata troviamo dapprima una fila di pietre e poi dei paletti di legno con cinque cavi. In basso a sinistra vediamo due case.
Percorriamo un tornante destrorso con una staccionata all'esterno (m. 1445).
Alla sinistra ignoriamo una sterrata che sale incassata nel terreno circostante ed un sentiero sul fondo del quale affiorano alcune radici (m. 1460).
Percorriamo una curva a destra seguita poco dopo da un'altra a sinistra e da alcune semicurve.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1510).
Presso un tornante destrorso incrociamo una stradina (m. 1535). Vediamo un bollo rosso su di un masso e poco dopo un altro su di un albero.
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra (m. 1550).
Subito dopo percorriamo due curve sinistra-destra.
Troviamo un sentiero che scende a sinistra (m. 1560). I segnavia indicano a sinistra: Petenec; dietro: Temų. Continuiamo diritto.
Percorriamo una curva a sinistra.
Ignoriamo una stradina che sale alla destra (m. 1585).
Quasi in piano superiamo una curva a destra. Un rivolo attraversa la sterrata passandole sotto.
Torniamo a salire con serpentine appena accennate.
Troviamo una sterrata che scende a sinistra ed un sentiero che sale a destra. I segnavia indicano a sinistra: Predolini; dietro: Cerf. Continuiamo
diritto (m. 1605).
Arriviamo ad un incrocio (m. 1625). I segnavia indicano a sinistra in discesa: Bait di Lessi, Pontagna, Petenec; diritto: Casola, Mezzullo, Roccolo
Ventura; a destra: S. Giulia; dietro: Temų, Cerf, Cavadolo. Continuiamo diritto.
Percorriamo una curva a sinistra molto ampia, attorniati da prati e pochi alberi (m. 1660).
Continuiamo con delle semicurve, dapprima quasi in piano e poi in leggera salita (m. 1670).
Accanto ad un crocefisso di legno, una stradina si stacca alla destra (m. 1680). I segnavia indicano diritto: Casola, Roccolo Ventura; a destra:
Mezzullo, S. Giulia, Cerf; dietro: Temų.
Proseguiamo accompagnati da una parete di roccia alla destra.
Percorriamo un tornante destrorso con un tombino nel mezzo della sterrata (m. 1690).
Continuiamo quasi in piano ignorando una stradina che si stacca alla sinistra. Davanti vediamo la seggiovia.
Torniamo a salire. Un cartello indica dietro: Temų, Cerf, Petenec, Mezzullo.
Usciamo dal bosco e proseguiamo quasi in piano ignorando una stradina che sale a destra.
Passiamo sotto alla seggiovia, che poco dopo termina la sua corsa in alto a destra, e arriviamo al rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.25 - Dislivello: m. 542
Data escursione: agosto 2015
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