Il Bivacco Baita di Prada è situato in alta Val Trompia, a sud est dei Corni del Diavolo, vale a dire a metà circa della dorsale tra il Monte Muffetto
e il Monte Crestoso.
Ottenuta dal rifacimento di un vecchio rudere, la baita è formata da un solo locale che dispone di: un tavolato con materasso (due posti), un tavolo
con tre panche, una stufa, un camino e legna da ardere, un armadietto pensile. All'esterno c'è un'altra panca. L'acqua va recuperata al
ruscello che si attraversa pochi minuti prima di arrivare.
Itinerario: da Plan di Montecampione (EE)
Questo itinerario è per escursionisti esperti in quanto nella parte finale c'è un lunghissimo (30 minuti) traverso a mezza costa, per buona parte esposto
a sinistra, che bisogna percorrere senza sentiero, seguendo i bolli tra ciuffi d'erba abbastanza scivolosi.
Con la statale 42 della Valle Camonica arriviamo al km. 68.7 dove giriamo a destra seguendo le indicazioni per Montecampione e Plan di Montecampione.
Superato un passaggio a livello andiamo a destra e subito dopo a sinistra per prendere la strada che con 14 tornanti (passando per Solato, Fane e Vissone)
conduce a Montecampione.
Qua giunti, proseguiamo fino a Plan di Montecampione dove la strada termina nel parcheggio davanti al grande Residence Le Baite (m. 1745).
Alcuni segnavia indicano: Le Baite di Montecampione 1730 m;
- alla destra del residence con il percorso 337: Poffe di Baccinale a ore 0.10, Malga Pile a ore 0.40, Bivacco Capanna Remedio a ore 3.50; e inoltre: Rifugio Rosello di Sopra a ore 1.20, Bivacco M. Bassi a ore 2.45;
- di fronte al residence: Rifugio Dosso Rotondo;
- dietro al residence: Silter di Bassinale a ore 0.10, Rifugio Monte Cimosco a ore 0.20, Bivacco San Glisente a ore 7.
Lasciata la macchina, attraversando uno slargo in piano, ci incamminiamo verso una seggiovia biposto.
Prendiamo poi una stradina asfaltata, all'inizio della quale due segnali stradali indicano il divieto di transito ai mezzi non autorizzati e il limite di peso in 5 tonnellate.
In salita, seguiamo la seggiovia. In basso a sinistra vediamo un campo da tennis. Alla destra abbiamo le pendici settentrionali del M. Muffetto.
Poi ci spostiamo un poco alla destra camminando, in leggera salita, tra la seggiovia e una rete protettiva per gli sciatori (m. 1770).
La pendenza aumenta un poco. L'asfalto non è più in buone condizioni.
Lasciamo a sinistra un piccolo dosso. Continuiamo con poca pendenza. Passiamo accanto ad un cannone per l'innevamento artificiale delle piste (m. 1795).
Più avanti la seggiovia termina la sua corsa (m. 1835). Con un tratto quasi in piano arriviamo ad un bivio. Possiamo seguire la strada che
gira a sinistra e sale con alcuni tornanti oppure proseguire diritto su sterrato come indicato da alcune frecce gialle.
Decidiamo di andare a sinistra e percorriamo un tratto sterrato.
Dopo una curva a destra continuiamo con poca pendenza su asfalto.
Ben presto la strada torna ad essere sterrata e prosegue con delle serpentine. Vediamo delle mucche al pascolo.
Continuiamo quasi in piano e ignoriamo una stradina che si stacca alla sinistra in leggera discesa (m. 1850). I segnavia indicano a sinistra il
Rifugio Monte Cimosco a ore 0.20.
Subito dopo percorriamo una curva a destra e proseguiamo su pietre cementate. Un canalino per lo scolo dell'acqua attraversa la strada.
Proseguiamo su fondo roccioso e superiamo una curva a destra.
Dopo un tratto sterrato continuiamo in leggera salita tornando a camminare su pietre cementate. Troviamo altre canaline per lo scolo dell'acqua.
Ci avviciniamo all'altra sterrata ma la sfioriamo soltanto mentre percorriamo una curva a sinistra (m. 1870).
Continuiamo dapprima quasi in piano su sterrato e poi in leggera salita su pietre cementate.
Percorriamo un tornante destrorso seguito da una curva verso sinistra su cemento.
Ci ricongiungiamo con l'altra sterrata che ha effettuato un percorso più rettilineo (m. 1885).
Proseguiamo in salita e subito superiamo una cunetta per lo scolo dell'acqua. Vediamo un bollo bianco-azzurro. Volgendo
lo sguardo dietro di noi possiamo vedere oltre al residence anche due pozze.
Raggiungiamo un passo (m. 1900). Alla sinistra c'è una cabina ENEL. I segnavia indicano: Stanga di Bassinale 1897 m; a sinistra con il percorso 720:
Malga Paglia a ore 0.20, Dosso Sparviero a ore 0.40, Razziche di Darfo a ore 4.30; diritto: Malga Rosello di
Sopra a ore 1, Maniva a ore 5; dietro: Passo del Muffetto a ore 0.30, Colma di Marucolo a ore 1.15, Croce di Marone a ore 5.50. Un cartello segnala se
il Rifugio Rosello è chiuso o aperto.
Continuiamo diritto in leggera discesa. La strada ora è sterrata. Alla sinistra c'è una conca prativa nella quale in basso vediamo una pozza e, in lontananza, una malga.
Una scritta indica che stiamo percorrendo la variante bassa del sentiero 3V. Di tanto in tanto troviamo una canalina per lo solo dell'acqua che attraversa la strada.
Percorriamo una curva a sinistra molto ampia.
Ora camminiamo quasi in piano fino ad arrivare alla pozza (m. 1875) dove i segnavia indicano con il sentiero 710 che si stacca alla sinistra: Malga Paglia a
ore 0.10, Malga Cimosco a ore 0.50, Baite Montecampione a ore 1.30; diritto con la sterrata (anch'essa 710): Malga Rondeneto a ore 0.10, Malga Rosello sup. a ore 0.40, Bivacco S.
Glisente a ore 5.40. Alla sinistra, oltre la pozza, più lontano, vediamo la Baita Paglia.
Proseguiamo dapprima in leggera discesa e poi in discesa.
Percorriamo due tratti su asfalto. Alla destra vediamo una croce a memoria di una persona deceduta (m. 1850).
Torniamo a camminare su sterrato, quasi in piano. In basso a sinistra vediamo una grande vasca di ferro per abbeverare gli animali.
Poi, in leggera discesa, con due curve destra-sinistra raggiungiamo la stalla della Malga Rondeneto sulla quale vediamo le sigle "AST" e "3VB" (m. 1830).
Poco più avanti sulla sinistra ci sono le due baite di Rondeneto.
Continuiamo sempre in leggera discesa e troviamo dei segnavia che indicano diritto: Foresta di Lombardia Val Grigna a ore 0.25, Centro Faunistico
Rosello a ore 0.35, Bivacco M. Bassi a ore 2.
Alla destra c'è un monumento recintato in ricordo di una persona deceduta.
Dopo pochi passi altri segnavia indicano: Malga Rondeneto 1820 m.; con il percorso 710, diritto: Malga Rosello sup. a ore 0.30, Malga Rosello di Mezzo a ore 0.50, Biv. San
Glisente a ore 5.30; dietro: Malga Paglia a ore 0.20, Malga Cimosco a ore 1, Baite Montecampione a ore 1.40; a sinistra: Lago Rondeneto. Alla sinistra
c'è la piazzola per l'atterraggio dell'elicottero e alla destra un casello dell'acquedotto.
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa.
Quasi in piano percorriamo un'ampia curva a sinistra seguita da una curva a destra molto ampia all'esterno della quale c'è una pozza.
Dopo un tratto in discesa su asfalto, continuiamo in leggera discesa su sterrato e superiamo una curva a destra.
Passando accanto ad un casello dell'acquedotto, la strada gira a sinistra bagnata da un torrente che scende da una gola alla destra (m. 1790).
Subito dopo alla sinistra una staccionata di legno protegge da uno scosceso pendio.
Proseguiamo quasi in piano e poi in leggera discesa tra conifere e arbusti.
Continuiamo poi tra radi larici dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa.
Superiamo due curve ravvicinate sinistra-destra.
Percorriamo un tratto con il fondo in cemento. Alla destra c'è un'area pic-nic recintata all'interno della quale vediamo due tavoli, panche e barbecue.
Subito dopo arriviamo ad un bivio (m. 1770). Un cartello informa che siamo alla "Corna dei Soldi m. 1750". I segnavia indicano diritto:
Baita Rifugio Alpe Rosello, Centro Faunistico Rosello a ore 0.10, Bivacco M. Bassi a ore 1.45, Nicchia San Glisente a ore 2; a sinistra: Malga Museo Silter di Gianico mulattiera storica
a ore 0.40. Un pannello a cura della ERSAF avverte che stiamo entrando nella Foresta Val Grigna.
Superiamo una stanga che troviamo aperta e ci addentriamo in un lariceto.
Alterniamo alcuni tratti quasi in piano ad altri in lieve discesa e notiamo un larice cresciuto con una strana forma a zig-zag.
Percorriamo una curva a destra.
Terminato il bosco, proseguiamo con delle semicurve, tra prati e qualche larice. Alla sinistra, un po' in dentro, c'è un cassottello.
Superiamo una curva a sinistra. La stradina diventa selciata (m. 1735).
Presso un tornante destrorso, davanti, poco più in basso è ben visibile il Rifugio Rosello.
Presso il successivo tornante sinistrorso, un sentiero prosegue diritto (m. 1725). I segnavia indicano a sinistra seguendo la sterrata con il percorso
710: Malga Rosello di Mezzo a ore 0.20, Silter di Gianico a ore 0.40, Bivacco San Glisente a ore 5; dietro con il percorso 710: Malga Rondeneto a ore
0.40, Malga Paglia a ore 1, Baite di Montecampione a ore 2.20; a destra con il sentiero 358: Foppa del Mercato a ore 0.40, Pozze Stabil Fiorito a ore
1.40, Passo Sette Crocette a ore 2.20. Abbandoniamo la stradina, che dopo un centinaio di metri raggiunge il Rifugio Rosello, e andiamo a destra, in
leggera salita, con il sentiero tra l'erba.
Lasciamo a sinistra due larici. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Poco dopo ne vediamo uno bianco-azzurro su di una pietra. Proseguiamo quasi in piano.
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una pozza asciutta.
Alla destra ci sono dei cespugli di rododendro, erba e alcune grosse pietre.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra.
Continuiamo con poca pendenza tra radi larici e cespugli di rododendro.
Superiamo un tornante destrorso.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita.
Continuiamo tra i larici (m. 1735).
Percorriamo una curva a sinistra (m. 1745).
Presso una semicurva a destra vediamo un bollo bianco-rosso e, dopo alcuni passi, un altro bianco-azzurro.
Guadiamo un ruscelletto (m. 1755).
Vediamo un bollo bianco-rosso. Proseguiamo in salita.
Pieghiamo a sinistra lasciando a destra una zona recintata con pali di legno. Scavalchiamo un rivolo (m. 1765).
In leggera salita percorriamo una curva a destra all'interno della quale c'è un masso liscio sul quale è stata incisa una scritta che a fatica
riusciamo a decifrare: "L'eterno mistero del mondo e la sua comprensibilità. A. Einstein 1936". Vediamo un bollo bianco-rosso.
Il sentiero si divide e proseguiamo verso sinistra tra alberelli.
Vediamo due bolli bianco-azzurri su delle pietre alla sinistra e percorriamo una curva a sinistra (m. 1780).
Dopo quattro ripidi passi su di una roccia continuiamo in salita su sentiero sterrato.
Superiamo una semicurva a destra (m. 1790).
Volgendo lo sguardo dietro, verso destra possiamo ancora vedere il Rifugio Rosello e la sterrata che abbiamo percorso.
Passiamo accanto ad un masso con un bollo bianco-azzurro (m. 1800).
Pieghiamo a destra camminando attorniati da erba e cespugli di rododendro.
Vediamo un bollo bianco e azzurro (m. 1815).
Pochi passi più avanti, percorriamo un tornante destrorso indicato da un bollo ricurvo bianco-rosso su di una pietra.
Continuiamo con poca pendenza tra erba, rododendri e alberelli.
Superiamo un tornante sinistrorso e torniamo a salire (m. 1825).
Vediamo un bollo bianco-rosso ed uno bianco-azzurro. Saliamo un gradino di legno (m. 1830).
Subito percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con dei gradini di legno e di pietra.
Superiamo una curva a sinistra (m. 1845).
Vediamo un bollo bianco-azzurro. Saliamo altri gradini. La pendenza aumenta (m. 1850).
Presso un tornante destrorso vediamo un bollo bianco-azzurro (m. 1860).
Il sentiero diventa abbastanza ripido e sconnesso.
Dopo alcuni metri su fondo roccioso, superiamo uno zig-zag sinistra-destra su pietrisco (m. 1870).
La pendenza diminuisce un poco. In questo punto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1880).
Un tratto su fondo roccioso precede due curve destra-sinistra vicine tra loro (m. 1890).
Continuiamo in leggera salita tra erba e cespugli. Davanti verso destra vediamo i Corni del Diavolo che successivamente dovremo aggirare essendo la Baita
Prada situata sull'opposto versante (m. 1900).
Percorriamo un tornante sinistrorso.
In basso alla sinistra possiamo ancora vedere in lontananza il Rifugio Rosello.
Quasi in piano raggiungiamo una palina con vari segnavia che indicano: Foppa del Mercato 1924 m;
- diritto con il sentiero 3V-341: Passo 7 Crocette a ore 1.45, Malga Sarle a ore 1.30, Graticelle a ore 3;
- diritto con il sentiero 358: Poffe Stabil Fiorito a ore 1, Passo Sette Crocette a ore 1.40;
- diritto verso destra con il sentiero 340 (segnavia rotti a terra): Malga Cigoleto a ore 0.45, Malga Sarle a ore 1.20, Graticelle a ore 3;
- dietro verso destra con il sentiero 3V-338: Monte Muffetto a ore 1.45, Malga Gardino a ore 3.30, Graticelle a ore 3;
- dietro con il sentiero 358: Malga Rosello Sup. a ore 0.20.
Proseguiamo diritto in discesa.
Percorriamo un tornante destrorso e uno sinistrorso (m. 1900-1890). Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso.
Davanti, in lontananza, vediamo il tetto di una baita. Il sentiero ora è inerbito.
Dopo un tornante destrorso proseguiamo in leggera discesa (m. 1880).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1865).
In discesa raggiungiamo un tornante destrorso e proseguiamo con minore pendenza (m. 1860).
Percorriamo altri due tornanti sinistra-destra (m. 1850-40).
Poco dopo, in discesa, superiamo un tornante sinistrorso e continuiamo con minore pendenza.
Raggiungiamo una palina con dei segnavia che indicano diritto con il sentiero 358: Poffe Stabil Fiorito a ore 0.50, Passo Sette Crocette a ore 1.30;
dietro con il sentiero 358: Foppa del Mercato a ore 0.20, Malga Rosello Sup. a ore 0.40; a destra con il percorso 339: Baita Prada a ore 0.45, Capanna
M. Remedio a ore 1.30, Graticelle a ore 3. Alla destra non c'è un sentiero ma solo dei bolli bianco-rossi dipinti su qualche masso tra l'erba. Andiamo
a destra in discesa seguendo i bolli che indicano la via migliore camminando tra ciuffi d'erba scivolosi (m. 1835).
Scendiamo verso un masso con due bolli bianco-rossi (m. 1825).
Più in basso vediamo altri due bolli a pochi metri di distanza tra loro e li raggiungiamo (m. 1805).
Giriamo a sinistra in leggera discesa.
Dopo il successivo bollo scendiamo ripidamente verso destra in direzione di un altro bollo. Qui giriamo a sinistra e contiuiamo con minore pendenza (m. 1795).
Raggiunto un altro bollo proseguiamo verso due cornini dove percorriamo un tornante destrorso (m. 1780).
Continuiamo con un traverso quasi in piano.
Pieghiamo a sinistra assecondando un'ansa della montagna (m. 1775).
Proseguiamo a mezza costa tra erba e cespugli di rododendro.
Vediamo un bollo vecchio ed uno più recente vicini tra loro.
Qui inizia una traccia di sentiero che scompare e riappare a tratti. Continuiamo diritto quasi in piano seguendo i bolli bianco-rossi
Superiamo un gruppo di larici e rododendri.
Continuiamo tra erba e rododendri e qualche larice.
Dietro verso sinistra vediamo per intero la baita della quale precedentemente avevamo notato solo il tetto.
Dopo un tratto con pochissima pendenza torniamo a camminare quasi in piano.
Un bollo bianco-rosso ricurvo ci fa deviare a destra aggirando i Corni del Diavolo. Davanti cominciamo a vedere la Baita di Prada ancora lontana (m. 1785).
Inizia ora un lungo traverso a mezza costa, quasi sempre esposto a sinistra, durante il quale cammineremo tra ciuffi d'erba abbastanza scivolosa. Da
qui in avanti il percorso è per escursionisti esperti.
Dopo un tratto in leggera discesa proseguiamo quasi in piano.
Passiamo sopra ad un masso parzialmente interrato.
Raggiungiamo un piccolo slargo sterrato tra basse roccette dove è possibile fare una sosta.
Lasciamo a sinistra tre larici e proseguiamo in lievissima discesa.
Passiamo sopra ad un masso.
Dopo un paio di metri in ripida salita la traccia si sdoppia ma solo per poco. Qui troviamo anche dei bolli bianco-azzurri.
Proseguiamo in discesa.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un masso basso e giriamo a destra. In questo punto il percorso non è esposto (m. 1765).
Subito dopo l'esposizione a valle ricomincia. Percorriamo un tratto in ripida discesa poi la pendenza diminuisce un poco.
Passiamo tra due bolli bianco-rossi, uno dipinto su di un masso alla sinistra e l'altro su di una roccetta alla destra (m. 1740).
Ci avviciniamo alle pareti di roccia alla destra.
Attraversiamo un rivolo che sgorga dalla roccia.
Continuiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano sempre seguendo i bolli tra l'erba.
Passiamo a monte di un salto di roccia dove troviamo un paletto di legno con un segnavia bianco e rosso.
Troviamo un altro paletto di legno e continuiamo con il traverso.
Aggiriamo a monte (dx) una zona con delle piccole pietre franate.
Pieghiamo a destra e subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Dopo un passaggio su rocce rossastre, iniziamo una ripida discesa. In questa zona il bivacco non è visibile.
Con calma disarrampichiamo per circa tre metri da una ripida roccia.
Giriamo a destra, entriamo in un ruscelletto, lo attraversiamo e risaliamo la sponda opposta tra l'erba (m. 1725).
La salita diventa abbastanza ripida (m. 1730).
Continuiamo tra l'erba dapprima in leggera discesa e poi quasi in piano. Torniamo a vedere il bivacco.
Poco dopo passiamo accanto ad un masso con un bollo banco-rosso e raggiungiamo il retro del bivacco.
Tempo impiegato: ore 3.10 - Dislivello: m. +376 -412
Data escursione: agosto 2017
|