L'ex Rifugio Pizzo Alto č situato presso l'alpeggio di Premanėga, lungo il sentiero che da Premana porta al Pizzo Alto o all'Alpe Solino. Dal 2016 č
diventato una casa privata.
Primo itinerario: Sentiero n. 5 (accesso diretto)
Lasciamo la statale 36 al km. 50 (ponte sull'Adda a Lecco) per prendere la nuova statale 36 dir che sale in Valsassina.
Giunti alla rotonda di Ballabio, all'uscita dell'ultima galleria, continuiamo diritto con la provinciale 62 che percorre il fondovalle fino a Taceno.
Qui prendiamo a destra la provinciale 67 con la quale raggiungiamo Premana.
Percorriamo la via principale (Via Roma) e, dopo la Banca della Valsassina Credito Cooperativo, troviamo sulla sinistra un parcheggio rialzato dove conviene
lasciare la macchina. In alternativa, se siamo fortunati, possiamo parcheggiare pių avanti a lato della strada (m. 950).
Ci incamminiamo in leggera salita seguendo l'asfalto.
Arrivati alla chiesa prendiamo Via Vittorio Emanuele II, la strada che la fiancheggia alla sinistra (m. 960)
Al primo tornante sinistrorso giā la abbandoniamo e proseguiamo diritto infilandoci in una strettoia (cartello: Municipio).
Dopo le poste e, prima di arrivare ad una chiesa, prendiamo una gradinata che sale a sinistra. Un corrimano fissato ai muri delle case assicura il
cammino soprattutto in caso di neve o ghiaccio.
Ignoriamo alcune possibili deviazioni che portano alle varie case dell'abitato e, dopo una fontana, giriamo a sinistra e ci immettiamo su Via della
Repubblica.
Andiamo a destra in leggera salita e, fatti pochi passi, all'altezza del civico 56 troviamo sulla sinistra l'inizio del percorso (m. 1000).
Siamo in localitā Sant'Antoni come segnalato da una targa in pietra. I segnavia indicano: Descolo a ore 0.30, Premaniga a ore 1, Pizzo Alto a ore
4.30, Mosnico a ore 0.25, Pianco a ore 0.45, Alpe Premaniga a ore 1. Un cartello recita: Alpe Premanica, Rifugio Pizzo Alto: m. 1400 a ore 1; Alpe
Solino: m. 1600 a ore 1.30; Pizzo Alto m. 2512 a ore 5. Ci sono anche una cartina ed un cartello che informa se il rifugio č aperto o chiuso.
Prendiamo questa stradina con il fondo in cemento che sale tra le ultime case di Premana e che ben presto si trasforma in mulattiera.
Pių avanti il percorso si biforca accanto ad una santella (m. 1025). Ci fermiamo un attimo per calzare le ciaspole e proseguiamo sulla sinistra con
poca pendenza.
Torniamo a salire e passiamo accanto ad una casa con alte mura di sostegno alla sinistra.
Proseguiamo in leggera salita e sul lato destro troviamo una santella contenente un affresco che raffigura la Sacra Famiglia tra Sant'Antonio Abate e
San Dionigi (m. 1045).
Ora alla sinistra ci accompagna un muro di contenimento con pietre a secco; alla destra c'č un prato che scende verso delle case.
Accanto ad un sentiero sale a sinistra, alcuni segnavia indicano diritto: Mosnico a ore 0.20, Pianco a ore 0.40, Alpe Premanica a ore 0.55.
Alla sinistra troviamo un casello dell'acquedotto con una fontana, sul quale č stato dipinto il segnavia 5 a bandierina (m. 1055).
Camminando in lievissima salita, lasciamo a destra una vecchia stalla/fienile sulla quale vediamo da un lato il segnavia 5 e dall'altro quello della
DOL (m. 1065). Dalla destra sale un sentiero.
Troviamo poi alla sinistra un'altra stalla/fienile con due croci. A destra in basso vediamo una strada asfaltata che compie un tornante.
Continuiamo dapprima tra i prati riprendendo a salire e poi tra alberelli con minore pendenza. Vediamo il segnavia 5 su di una roccia alla sinistra.
Raggiungiamo Greghencighe dove troviamo un gruppo di costruzioni, case e stalle, tra le quali c'č anche una cappellina con un affresco raffigurante
una madonna con bambino e alcuni santi (m. 1100).
Superiamo un torrente con un ponticello con una sponda di ferro solo alla destra che prosegue poi come protezione a valle per alcuni metri.
Arriviamo ad una biforcazione dove troviamo una bacheca con due cartelloni uno dei quali mostra una cartina della zona mentre l'altro parla dei
maggenghi di questa valle chiamati Lööch. Due cartelli di legno indicano a sinistra Premaniga e a destra Domant. Alcuni segnavia indicano a sinistra:
Descolo a ore 0.25, Alpe Premaniga a ore 0.50, Pizzo Alto a ore 4.20, a destra: Monisco a ore 0.20, Domando a ore 0.40, Alpe Fraina a ore 2.20.
Lasciamo il sentiero a destra che prosegue in piano e prendiamo quello a sinistra in salita.
Vediamo il segnavia 5 su di una pietra e percorriamo un tornante sinistrorso. Camminiamo tra gli alberi: noccioli, faggi, castagni e qualche betulla.
Poi superiamo un tornante destrorso (m. 1115).
Subito dopo il successivo tornante sinistrorso troviamo un bivio e andiamo a destra in modo abbastanza ripido (m. 1155).
Poi la pendenza diminuisce un poco e superiamo altri due tornanti sinistra-destra.
Continuiamo in leggera salita. Poi riprendiamo a salire e con altri due zig-zag sinistra-destra passiamo tra alcune cataste di legna la cui parte alta
spunta dalla neve. Vediamo un altro segnavia n. 5 (m. 1175).
Poco dopo un sentiero sale a sinistra; un cartello informa che conduce a Bianden (m. 1180).
Ora gli alberi sono pių fitti. Alla sinistra troviamo una santella contenente una statua della Madonna di Lourdes. Alla destra della santella ci sono
una vecchia croce di ferro a memoria di una persona deceduta nel lontano 1904 e una panca di legno (m. 1195).
Continuiamo con poca pendenza. Alla destra gli alberi sono radi e consentono una veduta della vallata.
Superiamo un rivolo che attraversa il cammino (m. 1200).
Presso una curva a destra ne attraversiamo un altro. Qui un sentiero sale a sinistra e un cartello indica in quella direzione Giudee. Proseguiamo
diritto come indicato da un segnavia 5.
Ora c'č un maggior numero di alberi.
Quasi in piano passiamo accanto ad alcune vecchie baite che troviamo alla sinistra del sentiero.
Poi, in leggera salita nel bosco, ne troviamo altre sempre alla sinistra.
Raggiungiamo altre baite. Un cartello informa che siamo arrivati a Descol (m. 1220).
Dopo un zig-zag sinistra-destra, in salita passiamo tra le vecchie baite e stalle ignorando un sentiero segnalato che si stacca verso destra e conduce
a Pezzapraa de Sot.
Continuiamo seguendo il segnavia 5 e qualche freccia bianca, salendo con alcuni zig-zag verso la parte alta del maggengo e passando accanto ad una
bella fontana.
Lasciato Descol, quasi in piano rientriamo nel bosco (m. 1245).
Poi alterniamo alcuni tratti in salita ad altri con poca pendenza.
Dopo una curva a sinistra, passiamo accanto ad una santella contenente una statua della Madonna di Lourdes (m. 1320).
Poco pių avanti raggiungiamo un altro gruppo di case alcune delle quali ristrutturate. Un cartello informa che siamo a Pezzapraa.
Attraversato il maggengo, troviamo sulla sinistra una fontana coperta (m. 1345).
Proseguiamo in leggera salita tra prati e alcune betulle verso delle baite che vediamo davanti mentre a sinistra pių in alto ce ne sono altre.
In questo tratto il sentiero č incassato nel terreno circostante.
Superiamo un rivolo e raggiungiamo una fontana con vasca e poi le case, una delle quali sembra nuova (m. 1350).
Troviamo poi una palina con alcuni segnavia che indicano davanti: Alpe Premaniga a ore 0.10, Alpe Solino a ore 1.15, Pizzo Alto a
ore 3.40; dietro: Pezzapra, Descolo a ore 0.10, Premana a ore 0.35.
Continuiamo in salita nel bosco composto in prevalenza da betulle.
Sulla destra troviamo un crocefisso in legno e una panchina (m. 1375).
Poi, con minore pendenza, passiamo sotto il cavo di una teleferica. Due cartelli, prima e dopo, avvertono di prestare attenzione (m. 1395).
Giunti nei pressi di una cappellina, che vediamo pių in alto a sinistra, incrociamo un altro sentiero. I segnavia indicano: Premaniga m. 1401; a
destra in discesa: Domānt a ore 0.20, Fraina (percorso alto) a ore 2, Forni (percorso basso) a ore 2; a sinistra in salita: Deleguācc a ore 1.30, La
Casniella a ore 3.30, Roccoli Lorla a ore 6.30.
Poco pių avanti un cartello di legno su di un albero ribadisce che a sinistra si va a Deleguaggio e Solino.
Premanica č li davanti a noi e un cartello ci da il benvenuto.
Il rifugio č situato al centro dell'alpeggio e dapprima in discesa e poi quasi in piano lo raggiungiamo.
Tempo impiegato: ore 1.20 - Dislivello: m. 446
Data escursione: febbraio 2012
Secondo itinerario: Sentiero n. 16 (per l'Alpe Solino)
Questo itinerario č pių lungo e meno frequentato.
Giunti a Premana, percorriamo la Via Principale (Via Roma) con la quale raggiungiamo la chiesa.
Proseguiamo a sinistra con Via Vittorio Emanuele e poi con Via Repubblica fino all'altezza del civico numero 21.
Qui troviamo sulla destra l'inizio del nostro percorso (m. 980). Un cartello indica: Piode dal Croos m. 1300 a ore 0.45; Alpe Piancalada m. 1480 a ore
1.30.
Di fronte c'č un piccolo parcheggio, libero nei fine settimana e regolamentato nei giorni feriali con sosta massima di due ore. In alternativa e nei
feriali possiamo lasciare la macchina nel grande parcheggio sopraelevato di Via Roma accanto alla Banca della Valsassina Credito Cooperativo.
Iniziamo salendo una gradinata poi pieghiamo e sinistra e proseguiamo con una ripida mulattiera.
Percorso un breve tratto in piano, riprendiamo a salire. Superiamo un ruscelletto chiuso fra sponde in cemento per evitarne la tracimazione.
Ci troviamo in un bosco di castagni. Fatti pochi passi in piano, torniamo a salire.
Passiamo accanto a un muretto sovrastato da una rete protettiva, forse per prevenire delle frane.
Con un tratto in piano costeggiamo un burrone.
Troviamo poi alla nostra destra una cappelletta con un'immagine della madonna e la scritta: "Ave Maria". A sinistra invece, sotto di noi, c'č una
casa.
Continuiamo con minore pendenza. Passiamo accanto a una piccola costruzione di un acquedotto ignorando una traccia in salita. Pieghiamo a sinistra.
Poco dopo, in piano, raggiungiamo una costruzione in pietra al cui interno c'č una fontana (m. 1090); un cartello dice: "Casel".
Superiamo alcune vecchie baite; su una di queste vediamo il segnavia n. 16 a bandierina e su un'altra una freccia bianca.
Riprendiamo a salire ripidamente nel bosco accompagnati da vari bolli bianchi.
A un bivio andiamo a sinistra.
Percorriamo alcuni passi in piano camminando su dei sassi franati dalla montagna tempo fa e ora ben sistemati, poi riprendiamo a salire.
Ora i castagni lasciano il posto a faggi e betulle.
Raggiungiamo un masso con delle iscrizioni rupestri quasi illeggibili (m. 1300); un cartello indica: Piode dai Croos. In basso si vede Premana.
Ignoriamo un sentiero in discesa sulla sinistra segnalato con dei bolli rossi e continuiamo seguendo quelli bianchi.
Raggiungiamo un pianoro dove troviamo una cappellina dedicata alla madonna, un tavolo e delle panche che invitano ad una sosta. Un cartello su di un
albero indica Piancalada a sinistra della cappella.
Arriviamo poi ad un bivio dove ignoriamo sulla destra la deviazione per Bianden.
Poco dopo raggiungiamo le baite dell'Alpe Piancalada (m. 1480) tutte ben restaurate e sostiamo un attimo per ammirare il sottostante panorama.
Proseguiamo e troviamo un altro bivio: a sinistra si va a Deleguaccio; a destra all'Alpe Solino e a Premaniga.
Superiamo un bel crocefisso. Al termine della salita, continuiamo dapprima in piano e poi in discesa tra larici e betulle.
Con un ultimo tratto in salita raggiungiamo l'Alpe Solino (m. 1600) il punto pių elevato della nostra escursione. Qui troviamo una cappelletta, una
fila di baite tutte rivolte a mezzogiorno e alcuni tavoli e panche. Molto bella la vista sui monti circostanti.
Vediamo il segnavia n. 26 e una freccia che indica Premaniga in discesa alla nostra destra.
Scendendo troviamo un bivio e un cartello su un larice che indica Premaniga a sinistra e Premana a destra.
Proseguiamo verso sinistra alternando tratti in piano ad altri in lieve discesa.
Troviamo un originale cappellina, ricavata da un tronco, contenente una statuetta della madonna.
Continuiamo in leggera discesa incontrando delle frecce bianche in direzione contraria al nostro cammino in quanto segnalano la salita da Premanica
all'Alpe Solino.
Dopo un tratto pių ripido, ignoriamo un sentiero sulla destra.
Continuiamo in leggera discesa fin quando vediamo, sotto di noi, la cappellina che precede il borgo di Premaniga.
Scendendo lungo un sentierino tra i prati arriviamo alla meta.
Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. +616 -200
Data escursione: marzo 2005
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