Il Rifugio Pianezza č situato tra i verdi prati dell'Alpe Pianezza, lungo la bellissima e solitaria Val Darengo.
E' sempre chiuso e incustodito; chi fosse interessato, per prenotare e ritirare le chiavi deve telefonare al Comune di Livo (tel. 0344 89761).
Con la statale 340 Dir arriviamo fino a Gravedona dove al km. 17.7 prendiamo la provinciale 4 per Peglio, Livo e Dosso del Liro allontanandoci dal lago.
Dopo alcuni chilometri troviamo un bivio e continuando verso destra arriviamo a Livo.
All'inizio del paese dobbiamo prendere una strada sulla sinistra (cartello Crotto Dangri). Il transito su questa strada č soggetto al pagamento di 1 euro di pedaggio. Pochi metri dopo il bivio
entrando in paese, presso la Casa Comunale troviamo la macchinetta automatica a monete che rilascia il ticket da esporre sul cruscotto.
Poi torniamo indietro e all'inizio del paese prendiamo la strada per il Crotto Dangri con la quale arriviamo al cimitero.
La strada prosegue per altri tre chilometri, alternando tratti sterrati a tratti con il fondo in cemento, fino a Dangri dove, sulla destra, troviamo l'antico ponte in pietra e le piscine naturali
formate dal Torrente Darengo.
Parcheggiamo la macchina nella piazzola che precede il crotto o in qualche slargo ai margini dell'ultimo tratto di strada. I segnavia indicano: Dangri m. 650;
Rifugio Pianezza a ore 2.30, Rifugi Como e Darengo a ore 4.00, Bivacco Ledů a ore 5.00.
Passiamo accanto ad una fontana, superiamo un ponticello pedonale e arriviamo al crotto.
Giriamo a destra e transitiamo sul bellissimo antico ponte. Sull'altra sponda troviamo una cappellina con degli affreschi.
Lasciamo a destra la Via dei Monti Lariani e, seguendo una freccia che indica il Rifugio Como, prendiamo una mulattiera in salita.
Dopo la prima curva possiamo gettare lo sguardo, dalla parte dalla quale siamo arrivati, per ammirare il Legnone che si erge in fondo alla valle.
Continuiamo la salita nel castagneto. Poi la pendenza aumenta (m. 705) e ripidamente arriviamo all'ultimo tornante dove alla destra c'č un muretto.
Superati due pilastri, dove forse un tempo c'era un cancello, raggiungiamo il Santuario della Madonna di Livo (m. 742). La scritta in latino sopra la porta
recita: "Mater tuos oculos ad nos converte". Accanto alla chiesa ci sono tavoli e panche in pietra all'ombra di alcuni alberi.
La mulattiera prosegue sulla destra. Da questo punto, lungo il cammino, troviamo le icone raffiguranti una Via Crucis. Il lento susseguirsi delle quattordici
stazioni (mediamente una ogni due tornanti) ci accompagna nel faticoso cammino tra vecchi e grandi alberi di castagni.
Giunti in cima (m. 930) troviamo una cappellina con la scritta: "Madonna della valle, guida i nostri passi". Di fronte vediamo l'alpeggio di Baggio,
ormai disabitato. Attraversato un prato, lo raggiungiamo (m. 950).
Ci rinfreschiamo alla fresca fontana. Una targa riporta le parole francescane: "Laudato sii mio Signore per sora nostra acqua". Un segnavia indica il
Rifugio Pianezza a ore 1.50, il Rifugio Capanna Como a ore 3.20 e il Bivacco Ledů a ore 4.20.
Proseguiamo con un sentiero a sinistra in piano tra l'erba. Aggiriamo l'abitato e ci infiliamo nella valle tra due catene di monti.
Sulla destra vediamo un albero attorno al quale c'č una rete metallica.
Il sentiero prosegue a mezza costa avendo alla nostra sinistra un notevole precipizio in fondo al quale scorre il Torrente Darengo che per il momento si sente
ma non si vede ancora.
Camminiamo praticamente in piano seppur con lievi saliscendi, tra alberi e cespugli. Scavalchiamo un rivolo. Dopo una curva a sinistra guadiamo un torrente.
Lungo tutta l'escursione non abbiamo mai trovato torrenti carichi di acqua e pertanto siamo sempre riusciti a superarli senza problemi camminando sulle pietre
affioranti.
Scavalchiamo un altro rivolo.
Troviamo poi sulla destra una fune di acciaio utile in caso di neve o ghiaccio. Nella bella stagione non ci sono problemi, il sentiero infatti č largo.
Sull'altro lato della valle vediamo due cascate.
Superiamo un rivolo che scorre sotto due grosse pietre.
Percorriamo un tratto con delle protezioni in ferro, di colore bianco, verso valle. Poi, alla destra, dove scende una cascatella, c'č anche una fune. Anche se
le protezioni sono un po' rotte, il sentiero č largo e quindi, in assenza di neve o ghiaccio possiamo procedere tranquillamente (m. 985).
Percorriamo un tratto in discesa (m. 970), continuiamo quasi in piano tra i noccioli, e poi attraversiamo una faggeta.
Sotto un masso che forma una piccola grotta, vediamo un quadretto con una immagine raffigurante una madonna.
Alla fine del bosco superiamo una colata di pietre. Davanti tra i cespugli cominciamo a vedere il Ponte di Borgo e la bella piramide del Croce di Ledů.
Arriviamo al ponte. I segnavia indicano: Ponte di Borgo m. 968; davanti: Rifugio Pianezza a ore 1.15, Rifugio Capanna Como a ore 2.45, Bivacco Ledů a ore 3.45;
dietro: Dangri a ore 0.45.
Oltrepassato il ponte, riprendiamo a salire sull'altro versante. Il sentiero č protetto a valle fino alla prima svolta (m. 995).
Proseguiamo poi con minore pendenza tra erba e cespugli.
Apriamo e chiudiamo un cancelletto, come richiesto da un cartello (m. 1015).
Torniamo a salire, poi in piano superiamo un rivolo e, con pochi passi in discesa raggiungiamo le prime due baite di Borgo, la seconda delle quali ha il tetto
rotto.
Dopo un breve tratto quasi in piano, continuiamo in salita dapprima tra i cespugli e poi tra gli alberi. Sull'altro lato della valle il torrente forma una
cascata.
Lasciato un rudere alla sinistra, raggiungiamo il nucleo principale del borgo. Tra le vecchie baite, tutte disabitate e alcune in rovina, troviamo una fresca
fontana (m. 1055).
Riprendiamo il sentiero che scorre sulla sinistra a monte dell'abitato. Alterniamo due tratti in salita e uno in piano, tra erba e massi, poi ci addentriamo in
una faggeta (m. 1070).
Raggiungiamo un ponte (m. 1110): un segnavia indica di procedere diritto e segnala il Rifugio Pianezza a ore 0.40, i Rifugi Como e
Darengo a ore 2.10 e il
Bivacco Ledů a ore 3.10; mentre attraversando il torrente si possono raggiungere due case e poi salire, per lo spigolo sud, al Monte Croce.
Continuiamo in leggera salita e rientriamo nel bosco. Seguiamo sempre il torrente Darengo che ci accompagna alla destra tra pozze e saltelli.
Superiamo uno slargo dove ci teniamo alla destra verso il torrente (m. 1160).
Percorriamo due tratti in salita intervallati da uno quasi in piano e guadiamo un torrente.
Continuiamo in leggera salita. In alto a sinistra c'č la Baita Resiga (m. 1192).
Superiamo un altro guado. Attraversiamo un prato e rientriamo nel bosco.
Sotto un masso vediamo una madonnina (m. 1220). In questo punto ci troviamo al livello del Torrente Darengo.
Scavalcato un grosso masso, per tracce di sentiero, quasi in piano, arriviamo ad una radura.
Sulla destra c'č il Ponte di Pianezza (m. 1238). Vari segnavia indicano diritto: Rifugi Capanna Como e Darengo a ore 1.30, Passo dell'Orso a ore 2.30; a destra
superando il ponte in pietra: Rifugio Pianezza a ore 0.05, Alpe Ingherina a ore 0.45, Bivacco Ledů a ore 2.30; dietro: Dangri a ore 1.30.
Oltre il ponte, una grande scritta rossa su un masso, indica il Bivacco Ledů verso destra. A sinistra invece, attraversando un prato, arriviamo al rifugio.
Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 602
Data escursione: aprile 2005
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