Il Rifugio Monte Poieto è situato sull'omonimo monte dal quale si può ammirare un panorama a 360 gradi sulle Prealpi Orobiche.
Attorno al rifugio ci sono prati per pic-nic, giochi per bambini e il "Parco dei Daini" con diversi animali come daini e caprette.
Partendo da Aviatico, il rifugio è raggiungibile a piedi con vari sentieri oppure con una cabinovia biposto.
Possiamo arrivare ad Aviatico in vari modi:
1 - Lasciamo la A4 a Bergamo e alla grande rotonda dopo il casello prendiamo la seconda uscita in direzione della Val Seriana.
Più avanti la strada diventa la provinciale 35. Alla rotonda del km. 7.5 circa, continuiamo diritto con la stessa provinciale attraversando Nembro.
Superiamo un'altra rotonda.
Al km. 10, seguendo le indicazioni per Selvino e Nembro centro, prendiamo a sinistra Via Tasso.
Alla chiesa giriamo a destra in Via Vittoria che, all'uscita del paese, diventa la provinciale 36.
Lasciata a destra la chiesa di San Vito, la strada sale con vari tornanti.
Al km. 20 arriviamo a Selvino. Ad una rotonda, seguendo le indicazioni per Aviatico, continuiamo con la provinciale 36.
Giunti allo stop al termine della strada, giriamo a destra e successivamente a sinistra in Via Monte Arera.
Arriviamo ad Aviatico.
Poco prima di arrivare al km. 23 della provinciale 36, alla destra c'è Via Amora percorrendo la quale per un centinaio di metri troviamo sulla
sinistra un parcheggio dove iniziano il terzo, il quarto ed il quinto itinerario (m. 1010).
Seguendo la provinciale 36, duecento metri più avanti troviamo alla destra la stazione a valle della cabinovia davanti alla quale c'è un parcheggio
con disco orario per un'ora e, poco più avanti indicato da una freccia, un altro parcheggio libero. Altri parcheggi sono alla sinistra della strada
(m. 1020).
Seguendo la provinciale 36 per altri ottocento metri, al km. 24 troviamo sulla sinistra il Municipio che precede un grande parcheggio libero. Alla
destra con una scalinata parte il secondo itinerario (m. 1005).
2 - Lasciamo la statale 470 della Valle Brembana al km. 20 per prendere alla destra la provinciale 27.
Al km. 24.3 seguendo le indicazioni per Aviatico prendiamo a destra la provinciale 28 con la quale superiamo Ambriola, Sambusita, Rigosa e arriviamo a
Selvino.
A Selvino ci immettiamo sulla provinciale 36 e poi, seguendo le indicazioni per il Monte Poieto, giriamo a sinistra in Via Monte Arera.
Arriviamo ad Aviatico.
Poco prima di arrivare al km. 23 della provinciale 36, alla destra c'è Via Amora percorrendo la quale per un centinaio di metri troviamo sulla
sinistra un parcheggio dove iniziano il terzo, il quarto ed il quinto itinerario (m. 1010).
Seguendo la provinciale 36, duecento metri più avanti troviamo alla destra la stazione a valle della cabinovia davanti alla quale c'è un parcheggio
con disco orario per un'ora e, poco più avanti indicato da una freccia, un altro parcheggio libero. Altri parcheggi sono alla sinistra della strada
(m. 1020).
Seguendo la provinciale 36 per altri ottocento metri, al km. 24 troviamo sulla sinistra il Municipio che precede un grande parcheggio libero. Alla
destra con una scalinata parte il secondo itinerario (m. 1005).
3 - Lasciamo la statale 470 della Valle Brembana al km. 20 per prendere alla destra la provinciale 27.
Al km. 25.1 seguendo le indicazioni per Aviatico prendiamo a destra la provinciale 30 con la quale superiamo Ascensione e Costa Serina.
Al bivio accanto alla chiesa della Madonna della Forcella ci immettiamo sulla provinciale 31 (a sinistra Serina, a destra Aviatico).
Dopo Trafficanti arriviamo ad Aviatico provenendo dalla direzione opposta rispetto ai precedenti due percorsi. La provinciale diventa la n. 36.
Al km. 24 della provinciale 36 troviamo sulla destra il grande parcheggio del Municipio (m. 1005). Qui alla sinistra inizia il secondo itinerario.
Ottocento cento metri più avanti ci sono i parcheggi della cabinovia (m. 1020).
Altri duecento metri più avanti, poco dopo il cartello del km. 23 della provinciale 36, alla sinistra c'è Via Amora percorrendo la quale per un
centinaio di metri troviamo sulla sinistra un parcheggio dove iniziano il terzo, il quarto ed il quinto itinerario (m. 1010).
Primo itinerario: da Aviatico in cabinovia
La cabinovia parte da quota m. 1025, ha una stazione intermedia a m. 1221 e termina al rifugio. Ogni cabina può trasportare due passeggeri. Il tempo
occorrente è di 12 minuti.
E' in funzione dalle ore 9 alle ore 18.30 nel periodo estivo e generalmente nei festivi. Per conferma occorre telefonare direttamente al rifugio.
Il costo del biglietto di corsa singola è di € 5 e quello di andata e ritorno di € 8.
Secondo itinerario: da Aviatico (Piazza del Municipio)
Come descritto a inizio pagina arriviamo ad Aviatico.
Prendiamo la scalinata di fronte al Municipio (m. 1005), all'inizio della quale su di un cartello di legno leggiamo: Val Vertova 516, Monte Alben 525,
Monte Suchello 519, La Forca.
Saliamo diversi gradini, tra le case. Giunti in alto attraversiamo una strada e raggiungiamo una chiesa (m. 1015).
Continuiamo diritto, alla sinistra della chiesa con Via Coletti, un'altra strada a gradini.
Percorriamo una curva a destra.
Ad un bivio, lasciamo il percorso che prosegue diritto e giriamo a sinistra (m. 1030).
Sempre con dei gradini, continuiamo tra due reti metalliche verdi, oltre le quali ci sono case e giardini.
Ad una biforcazione teniamo la sinistra (m. 1040).
Poi giriamo a destra. Attraversiamo un cortile in fondo al quale, salendo alcuni gradini, ci immettiamo su di una strada asfaltata, Via Monte Alben
(m. 1050).
Andiamo a sinistra, in leggera salita, tra le ultime case del paese.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua. Subito dopo, alla destra, troviamo una cappella con la scritta "Salve Regina" (m. 1060).
Proseguiamo in salita. Alla sinistra c'è un guard-rail e alla destra un muretto.
Lasciamo a sinistra il Residence Cima Bianca (m. 1070).
Alla destra, sotto un arco nel muro, troviamo una fontana con vasca. Un cartello avverte che l'acqua non è potabile.
Troviamo poi uno slargo alla sinistra. Alla destra c'è un cassottello. Un segnale stradale indica il divieto di transito alle moto. La strada prosegue
più stretta e con il fondo in cemento (m. 1080).
Alla destra c'è il bosco mentre alla sinistra, oltre una staccionata di legno, ci sono alcuni tavoli e panchine. Un grande cartello informa che sono
stati realizzati con il contributo del "Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale".
Ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra. Su di una roccetta vediamo un segnavia a bandierina.
All'interno di una curva a destra troviamo una cappella alla quale si accede con alcuni gradini in cemento (m. 1090).
Da questo punto la strada diventa silvo-pastorale. Un palo di ferro nel mezzo chiuso da un lucchetto e un segnale stradale impediscono e vietano il transito
ai veicoli.
Nel cemento della stradina ci sono delle piccole canaline per lo scolo dell'acqua.
La pendenza aumenta e per tre volte passiamo sotto allo stesso cavo mentre percorriamo due curve destra-sinistra (m. 1110).
Presso un'ampia curva a destra, lasciamo a sinistra una piazzola in cemento, nel punto in cui inizia una stradina chiusa da una catena.
Dalla destra arriva un sentiero incassato nel terreno circostante (m. 1125).
Un rivolo attraversa la stradina passandole sotto.
Percorriamo due curve ravvicinate sinistra-destra e nel prato alla sinistra vediamo una casa (m. 1135).
La pendenza diminuisce un poco. Continuiamo tra prati e alberi. Troviamo alla sinistra una vasca da bagno riciclata come abbeveratoio mentre alla
destra ci sono nell'ordine: un contenitore di plastica, una piccola tettoia e altre due vecchie vasche da bagno.
Raggiungiamo un piccolo laghetto recintato davanti al quale c'è una panchina (m. 1160). Siamo in località La Forca. Qui incrociano alcuni percorsi. I
segnavia indicano:
- con il sentiero a sinistra in salita: 525 Monte Alben a ore 4, 519 Monte Suchello a ore 1.45;
- con il sentiero a sinistra in discesa: 516 Val de Grü, Val Vertova;
- con la stradina diritto quasi in piano: 525 Gazzaniga, Ganda;
- nulla invece indica la stradina alla destra prima del laghetto con la quale proseguiamo verso il Monte Poieto.
Un segnale stradale indica il divieto di transito alle biciclette.
Entriamo in una faggeta. Alla destra c'è una rete metallica. Alla sinistra troviamo un bollo bianco rosso. In alto alla sinistra vediamo un roccolo.
Proseguiamo quasi in piano e ignoriamo un sentiero che sale a sinistra in una proprietà privata (m. 1175). Alla destra c'è una grande rete.
Torniamo a salire. In alto a sinistra tra gli alberi vediamo alcuni ruderi.
Percorriamo una ampia curva a sinistra e troviamo un piccolo slargo (m. 1200).
Subito dopo, in leggera salita, passiamo tra due case. Alla destra c'è anche una protezione in ferro a quadrotti. In alto a destra, per un attimo,
vediamo la bandiera del rifugio.
Percorriamo una ampia semicurva a destra con un muretto di pietre alla sinistra. Di traverso alla stradina troviamo delle canaline di legno per lo scolo dell'acqua.
Alla sinistra c'è una rete paramassi. Quasi in piano, percorriamo un breve tratto con il fondo in cemento e poi torniamo su sterrato (m. 1210).
La stradina comincia a scendere e un sentiero sale a sinistra. I segnavia indicano a sinistra con il sentiero: Monte Poieto; diritto con la stradina:
Aviatico; dietro: La Forca.
Prendiamo il sentiero che è marcato con bolli rossi.
Dopo un tratto in salita ne percorriamo un altro quasi in piano (m. 1225).
Torniamo a salire. In basso alla destra, tra gli alberi vediamo ancora la stradina che ora ha il fondo in cemento.
Ad un bivio continuiamo diritto in salita ignorando l'altro sentiero quasi in piano alla destra (m. 1235).
Percorriamo un tratto con maggiore pendenza.
Continuiamo quasi in piano. Su di un masso alla sinistra vediamo una freccia rossa e la scritta "Poieto" (m. 1245).
Più avanti percorriamo pochi passi dapprima in salita e poi quasi in piano.
Torniamo a salire con uno zig-zag sinistra-destra (m. 1260).
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in salita.
Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra con il sentiero incassato tra terra e pietre (m. 1275).
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo quasi in piano (m. 1280) e dopo il successivo tornante destrorso riprendiamo a salire.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1290).
In leggera salita arriviamo al successivo destrorso (m. 1295).
Poco dopo ne percorriamo un altro sinistrorso.
Ora saliamo con gradini di legno. Alla destra ci sono delle rocce mentre alla sinistra alcuni massi.
Sbuchiamo in una radura (m. 1320). Qui, quasi in piano tra l'erba, percorriamo un tornante destrorso aggirando alcuni alberi e riprendiamo a salire
nel bosco con un largo sentiero.
Vediamo un segnavia a bandierina dipinto su di una pietra in mezzo al percorso (m. 1330).
Proseguiamo con due tratti quasi in piano alternati ad altrettanti in salita. Vediamo un bollo bianco rosso su di una roccetta alla destra (m. 1340).
La pendenza diminuisce. Lasciamo a destra un traliccio con delle antenne e il sottostante cassottello di servizio, oltre ad un tavolo in legno e
relative panche.
Dalla sinistra arriva un impianto di risalita. Giriamo a destra e subito a sinistra. Vediamo altri tavoli e panche e, in basso a destra, un campetto
di calcio recintato. Quasi in piano passiamo sotto ai cavi; alla destra c'è la stazione di arrivo.
Alla sinistra troviamo altri tralicci con delle antenne e un edificio di servizio.
Proseguiamo su di un vialetto con ghiaia. Alla sinistra c'è un prato, alla destra una rete verde e altri tavoli e panche. Dentro un recinto vediamo
alcuni animali: un daino, caprette e galline.
Lasciamo a sinistra un garage e raggiungiamo il rifugio e la cabinovia.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello m. 340
Data escursione: novembre 2014
Terzo itinerario: da Aviatico (Via Amora - Via Cornagera) con la strada
Come descritto a inizio pagina arriviamo ad Aviatico.
Prendiamo Via Amora e, dopo un centinaio di metri, lasciamo la macchina in un grande parcheggio alla sinistra della strada (m. 1010).
Ci incamminiamo con Via Cornagera, una stretta strada asfaltata che inizia in leggera salita.
Giriamo subito a sinistra e proseguiamo quasi in piano tra case e recinzioni.
Arriviamo ad un bivio (m. 1015). I segnavia indicano a destra: Cornagera, La Forca. Ignoriamo pertanto la strada che prosegue diritto scendendo verso
la provinciale 36 e giriamo a destra.
Percorriamo un tratto con poca pendenza lasciando a sinistra il Residence Poieto.
Continuiamo in salita tra case e recinzioni (m. 1030).
Dopo un tornante sinistrorso, proseguiamo con una staccionata alla sinistra ed un alto muro alla destra (m. 1045).
Presso un tornante destrorso ignoriamo una stradina che scende alla sinistra.
Continuiamo con un muretto alla sinistra e delle case recintate alla destra (m. 1070).
La strada diventa sterrata.
Poco dopo, presso un tornante sinistrorso, ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra (m. 1080). I segnavia indicano a destra: Cornagera; a
sinistra seguendo il tornante: La Forca.
Alla destra nella roccia c'è una nicchia.
Poco dopo, in leggera salita, arriviamo ad un bivio e andiamo a destra.
Ora la strada gira a destra lasciando a sinistra un vecchio baitello malandato all'interno del quale c'è un camino (m. 1085).
Proseguiamo quasi in piano, giriamo a destra ed usciamo dal bosco (m. 1100).
Riprendiamo a salire. Percorriamo una curva verso sinistra. In basso a sinistra vediamo Aviatico.
Rientriamo nel bosco (m. 1105).
Al termine della salita, alla destra vediamo una staccionata (m. 1115).
Dopo pochi passi in discesa proseguiamo quasi in piano.
Incrociamo un sentiero che sale dalla sinistra (m. 1110). (Questo sentiero parte dietro alla stazione a valle della cabinovia, accanto alla
biglietteria). I segnavia indicano diritto: Monte Poieto, La Forca, a sinistra: Aviatico piazzale bidonvia; dietro: Aviatico Cantul. Continuiamo
diritto in salita.
Con minore pendenza percorriamo un'ampia semicurva a sinistra (m. 1120).
Ignoriamo un sentiero marcato con bolli rossi che si stacca alla sinistra.
Quasi in piano percorriamo una curva a destra.
Riprendiamo a salire e incrociamo un sentiero (m. 1135). I segnavia indicano alla destra: Cornagera; diritto: Monte Poieto, La Forca; dietro:
Aviatico, Cantul; a sinistra: Seresana, Aviatico. Continuiamo diritto.
Alla sinistra vediamo un grande masso tra gli alberi.
Lasciamo a destra una casa di pietra a due piani ed un baitello di legno.
Davanti ad un cancello, oltre il quale vediamo un prato con un baitello e più lontano una villetta, la sterrata esce dal bosco e piega a destra (m. 1160).
Camminiamo tra la recinzione della villetta ed il bosco. Alla sinistra vediamo la cabinovia.
Lasciamo a sinistra un altro cancello e la legnaia della villetta. Rientriamo nel bosco (m. 1180).
Percorriamo un tratto con pochissima pendenza fino ad una curva a sinistra oltre la quale continuiamo in leggera salita.
Quasi in piano, attraversiamo un largo corridoio senza alberi incrociando la cabinovia e ignoriamo due sentieri-scorciatoie che salgono a destra (m. 1190).
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio.
Vediamo una villetta, alla sinistra tra gli alberi. Una catena sorretta da due paletti ne chiude l'accesso.
In salita arriviamo ad un bivio (m. 1200). I segnavia indicano diritto: La Forca; a destra con un tornante: Monte Poieto; dietro: Aviatico. Andiamo a destra.
Dopo un tratto in leggera salita, quasi in piano raggiungiamo la stazione intermedia della cabinovia e transitiamo sotto ai cavi. Alla destra c'è una pozza (m. 1221).
In leggera discesa attraversiamo uno spiazzo erboso.
Ora saliamo in modo abbastanza ripido. In questo punto gli alberi sono lontani dalla sterrata.
Poi, in leggera salita, percorriamo un'ampia curva verso destra (m. 1230).
Dopo un tratto in salita, superiamo un tornante sinistrorso nei pressi di uno slargo. Su di un albero, un cartello indica Aviatico nella direzione
dalla quale proveniamo (m. 1240).
Proseguiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita. Alla sinistra l'assenza di alberi consente di vedere dall'alto la stazione intermedia della cabinovia.
Dopo un tornante destrorso riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido (m. 1250). Alla sinistra c'è un muretto di pietre sostenute da una trave di ferro.
Presso un ampio tornante sinistrorso (m. 1270), dalle destra si immette il sentiero descritto nel quinto itinerario che proviene dal Buco della
Carolina. I segnavia indicano a destra con il sentiero 537 - 4: Monte Poieto, Comenduno. Questo sentiero subito si divide e altri segnavia segnalano a
sinistra: Monte Poieto; a destra: Cornagera. Continuiamo con la sterrata.
Alla sinistra troviamo dei pali di legno e alla destra delle gabbie contenenti pietre.
Poco dopo alla sinistra oltre ai pali c'è anche una rete (m. 1285).
Davanti cominciamo a vedere il rifugio (m. 1295). Poco dopo, alla destra, ne vediamo anche la bandiera.
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Presso una curva a destra ci affianchiamo alla cabinovia (m. 1335).
Lasciamo a sinistra il piccolo laghetto circondato da panchine e raggiungiamo il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello m. 340
Data escursione: gennaio 2016
Quarto itinerario: da Aviatico (Via Amora) aggirando la Cornagera
Come descritto a inizio pagina arriviamo ad Aviatico.
Prendiamo Via Amora e, dopo un centinaio di metri, lasciamo la macchina in un grande parcheggio alla sinistra della strada (m. 1010).
Ignoriamo Via Cornagera e ci dirigiamo in fondo al parcheggio dove c'è la Residenza La Quiete. A lato della strada e accanto ad una panchina parte un
viottolo lastricato e con gradini di legno, all'inizio del quale un segnavia ed un bollo giallo indicano la Cornagera.
Saliamo con una staccionata di legno alla destra ed una una ringhiera di ferro alla sinistra oltre la quale c'è un'altra gradinata.
Troviamo tre picchetti di legno che consentono il passaggio solo ai pedoni.
Dopo un breve tratto quasi in piano riprendiamo a salire.
Il viottolo diventa un sentiero. Troviamo una siepe e delle case alla sinistra.
Entriamo in un bosco (m. 1035).
Il sentiero sale in modo abbastanza ripido e si divide in due tracce parallele. Poco dopo si ricompone (m. 1045).
Continuiamo con delle serpentine.
In salita passiamo accanto ad un tombino (m. 1060).
Più avanti, la pendenza diminuisce (m. 1080).
Superiamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Presso una curva a sinistra riprendiamo a salire. Alla sinistra c'è una roccetta (m. 1090).
Continuiamo con poca pendenza e troviamo un sentiero che si stacca alla sinistra. Un bollo giallo ed uno bianco indicano a sinistra e dietro Aviatico
e Cantul. Proseguiamo diritto (m. 1105).
Pochi passi più avanti, quasi in piano, alla sinistra, troviamo un rudere con un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso ed un altro rotondo con il
numero 4 su fondo giallo.
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad altrettanti in salita.
Percorriamo una curva a sinistra e continuiamo con minore pendenza (m. 1145).
Presso una curva a destra in sentiero si divide. I segnavia indicano a sinistra: Seresana, Aviatico; dietro: Aviatico, Cantul. Teniamo la destra (m. 1155).
Poco dopo giriamo a sinistra e percorriamo un breve tratto con il sentiero incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra, oltre una rete, vediamo un cassottello verde.
Percorriamo in discesa uno zig-zag destra-sinistra e proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.
Più avanti ignoriamo un sentiero che sale a sinistra.
Arriviamo ad un bivio (m. 1175). I segnavia indicano diritto: Poieto; a sinistra: Cornagera. Continuiamo diritto (vedi più sotto la descrizione
dell'altro sentiero che passa per il Buco della Carolina).
Alterniamo due tratti in leggera salita ad uno quasi in piano.
Più avanti, alla sinistra, a qualche metro di distanza dal sentiero, vediamo delle roccette lisce (m. 1205).
Quasi in piano, usciamo dal bosco (m. 1210).
Poco dopo troviamo un palo con alcuni segnavia che indicano a sinistra: Monte Poieto; davanti-destra: Ca' de Spi, Ganda; dietro: Aviatico, Cantul.
Andiamo a sinistra in salita.
Pieghiamo poi a sinistra, quasi in piano, a mezza costa tra gli alberi (m. 1230).
Continuiamo in leggera salita. Vediamo un segnavia a bandierina grigio-bianco-rosso ed un altro rosso-bianco-rosso.
Arriviamo al un bivio (m. 1240). Vediamo il segnavia 521 in tutte e tre le direzioni. Ignoriamo il sentiero che scende a sinistra e andiamo a destra.
Lasciamo a destra un masso.
Risaliamo per un metro una ripida roccetta agevolati da qualche appoggio per gli scarponi.
Dopo un breve tratto quasi in piano incassato nel terreno circostante, percorriamo subito due curve destra-sinistra vicine tra loro (m. 1265).
Continuiamo quasi in piano, senza alberi se non a un po' di distanza, e con vista panoramica alla destra su varie cime tra le quali riconosciamo il
Pizzo Formico.
Proseguiamo in lievissima salita e lasciamo a sinistra delle roccette affioranti dal terreno (m. 1275).
In basso alla destra vediamo una cascina.
Riprendiamo a salire con un piccolo valloncello alla sinistra (m. 1280).
Superiamo una curva a sinistra e raggiungiamo una palina con dei segnavia che indicano a sinistra: Cornagera; a destra: Monte Poieto. Andiamo a destra
(m. 1290).
Dopo una breve salita proseguiamo quasi in piano e arriviamo ad un bivio dove ignoriamo il sentiero che prosegue diritto in leggera discesa e giriamo
a sinistra (m. 1300).
Su di un albero vediamo il cartello "vendo o affitto cascina a 100 metri". Qui andiamo a destra e dopo pochi passi in salita, giriamo a sinistra.
Continuiamo con poca pendenza.
Poco dopo il percorso si biforca. Teniamo la destra con il sentiero che scorre più in basso mentre l'altro sale verso delle roccette. In basso alla
destra vediamo un gruppo di case.
Lasciamo un masso alla destra e saliamo con alcune serpentine.
Percorriamo un tornante sinistrorso, tagliabile con una ripida scorciatoia, seguito da uno destrorso (m. 1325).
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro e continuiamo con minore pendenza.
Passiamo tra alcuni massi e roccette (m. 1335).
Continuiamo in salita tra radi alberi. Davanti vediamo la cappelletta del Monte Poieto.
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1355).
Con una curva a sinistra arriviamo in cresta e poco dopo raggiungiamo la cappelletta (m. 1365). Vi troviamo una scultura raffigurante una madonna con
bambino circondata dalle scritte: "Madonnina delle Nevi, Mater Salvatoris, Regina Pacis", sopra alla quale sono stati appesi alcuni ex-voto. Una
targa marmorea ricorda una ragazza perita a soli sedici anni. Davanti, poco più in basso, vediamo il rifugio.
In discesa, passiamo accanto ad una manica a vento.
Quasi in piano, lasciamo a destra una casa recintata con una staccionata e attorniata da alcuni alberi (m. 1355).
Alla sinistra troviamo un tavolo con due panche e cinque pennoni per le bandiere (quello centrale è più alto rispetto agli altri).
Con un'altra breve discesa raggiungiamo la cabinovia e il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello m. 355 -15
Data escursione: gennaio 2016
Quinto itinerario: da Aviatico (Via Amora) per il Buco della Carolina (EE)
Percorso sconsigliato in presenza di bambini.
Come descritto nel precedente itinerario arriviamo al bivio di quota (m. 1175) dove i segnavia indicano diritto: Poieto; a sinistra: Cornagera. Questa
volta andiamo a sinistra in salita.
Aggiriamo alla destra alcuni massi e pietre. Vediamo il segnavia 537 a bandierina.
Dopo alcuni passi in leggera salita ed un solo metro in salita, continuiamo con poca pendenza.
Vediamo il segnavia 4 su fondo giallo e giriamo a destra.
Subito troviamo il segnavia 537 a bandierina dipinto su di una roccia. Qui percorriamo un tornante sinistrorso seguito da una curva a destra (m. 1195).
Riprendiamo a salire.
Il sentiero si divide solo per aggirare un gruppo di alberi e si ricompone (m. 1200).
Presso un tornante destrorso il sentiero si biforca e prosegue verso sinistra su sfasciumi e verso destra su sterrato (m. 1210). Più in alto a
sinistra vediamo un cartello giallo con una scritta che raccomanda di conservare la pulizia e la quiete. Teniamo la destra. Vediamo il segnavia 4 su
di un masso.
Proseguiamo tra gli alberi con delle serpentine appena accennate.
Percorriamo un tratto in leggera salita lasciando a destra un masso con i bolli.
Dopo pochi passi in modo abbastanza ripido, giriamo a sinistra.
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita con un valloncello alla sinistra (m. 1225).
Alla destra troviamo un masso con i bolli ed il segnavia 537 a bandierina.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Subito dopo troviamo dei cartelli che indicano diritto con il sentiero 537 - 4 il Monte Poieto e la Cornagera.
Dopo alcuni passi in salita arriviamo ad un bivio dove i segnavia su di una palina di legno indicano davanti: Monte Poieto (è il sentiero che rientra
nel quarto itinerario a quota m. 1240); a sinistra: Cornagera vetta; dietro: Aviatico, Cantul.
Subito troviamo altri segnavia che indicano diritto con i sentiero 537, 521, 4: Monte Poieto, Cornagera (m. 1240).
Pochi passi più avanti su di una pietra, presso una curva a sinistra, vediamo il segnavia 537-521 a bandierina.
Continuiamo quasi in piano tra torrioni, massi e pietre. Alla destra c'è una parete rocciosa.
Arrivati nei pressi di una guglia, alla destra troviamo un pannello che parla della Cornagera e illustra le vie di arrampicata sui suoi torrioni (m.
1245). Qui il segnavia 521 continua con un ripido sentiero alla destra mentre il 537 indica di proseguire diritto con un percorso più agevole ma non
marcato da bolli. Possiamo scegliere.
a - Il percorso alla destra sale ripidamente su roccette. Ci aiutiamo con le mani e seguiamo i bolli. Passiamo alla destra di due torrioni e sbuchiamo
in uno spiazzo pianeggiante dove troviamo una targa a ricordo di un ragazzo perito a 22 anni.
b - Proseguiamo diritto in leggera discesa. Dopo alcuni passi in discesa, quasi in piano passiamo tra una guglia ed una parete attrezzata per
l'arrampicata.
Ora saliamo su sfasciumi seguendo una traccia senza bolli. Poi giriamo a destra (m. 1245).
Alla destra abbiamo due torrioni di roccia. Dietro è ben visibile la sottostante vallata fortemente urbanizzata (m. 1250).
Raggiungiamo lo spiazzo con i due torrioni su uno dei quali vediamo la targa a ricordo del giovane perito (m. 1260).
Riunitisi i due percorsi proseguiamo diritto in leggera discesa seguendo il segnavia 521.
Entriamo in una valletta circondata da ogni lato da pareti di roccia.
Dopo un tratto in discesa proseguiamo quasi in piano (m. 1255). Durante l'inverno questa zona è sempre in ombra e di conseguenza è ghiacciata.
Continuiamo dapprima in leggera discesa (m. 1245) e poi in leggera salita tra cespugli, alberelli, pietre e sfasciumi.
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra e proseguiamo diritto in salita seguendo i bolli.
Arriviamo ad una biforcazione (m. 1265). Vediamo bolli bianco-rossi in entrambe le direzioni e seguiamo quelli a sinistra che sembrano essere stati
dipinti recentemente.
Passiamo tra roccette e sfasciumi dapprima in salita e poi in discesa.
Ad un bivio i segnavia indicano a sinistra con il 521: Vetta Cornagera; diritto: Monte Poieto. Continuiamo diritto e poco dopo, quasi in piano, troviamo
il segnavia 537.
Subito il sentiero si biforca e procede verso sinistra in leggera discesa e verso destra in salita. Seguendo il segnavia 537 andiamo a sinistra.
Dopo un breve tratto in leggera discesa, riprendiamo a salire e passiamo tra una parete e una guglia. Qui troviamo un palo di legno (m. 1260).
In una gola larga circa cinque metri, percorriamo un tratto in discesa al termine del quale alla destra troviamo un vecchio palo di legno steso a terra.
Riprendiamo a salire e subito troviamo un bivio. I segnavia indicano diritto con il percorso 537 - 4: Monte Poieto, Buco Carolina. Ignoriamo pertanto
una gola alla destra e continuiamo diritto.
Poi giriamo a sinistra, seguendo un segnavia a bandierina, e in discesa arriviamo ad una biforcazione. I bolli indicano di proseguire verso destra.
Qui inizia il Buco della Carolina che per il momento è largo circa un metro.
Con pochi passi in ripida discesa, agevolati da rudimentali gradini, ci addentriamo nel pertugio.
Proseguiamo quasi in piano. Lo spazio si restringe. Aggiriamo una pietra.
Dopo un tratto in discesa, continuiamo quasi in piano.
L'ultimo tratto in salita è largo all'incirca quaranta centimetri. Ci togliamo lo zaino e passiamo di traverso.
Usciamo dal Buco della Carolina e ci troviamo in un bosco (m. 1255). Alla destra, in alto, vediamo un bollo rosso raggiungibile con ripide roccette.
Saliamo aiutandoci con le mani, agevolati dalla presenza di alcune radici affioranti.
Alla sinistra della roccetta con il bollo saliamo un gradino.
Subito dopo è il tronco di un alberello ad aiutarci nella risalita.
Al termine di questo ripido tratto ci troviamo in uno slargo pianeggiante (m. 1265). Ignoriamo il percorso alla destra tra due ripide pareti con il
quale è possibile tornare indietro evitando il passaggio nel Buco della Carolina. Continuiamo diritto arrampicando per un paio di metri su delle roccette.
Seguendo delle tracce di sentiero subito arriviamo ad un bivio ed andiamo a sinistra in salita tra spuntoni di roccia. Davanti, in lontananza, vediamo
la bandiera del rifugio.
Continuiamo con poca pendenza.
Con pochi passi in leggera discesa raggiungiamo una roccia con un bollo bianco-rosso (m. 1275). Qui la traccia si biforca e teniamo la sinistra.
Proseguiamo tra alberelli e cespugli.
Dopo una curva a destra scendiamo ripidamente per pochi metri.
Giriamo a sinistra e continuiamo, quasi in piano, in un corridoio tra le rocce.
Davanti, un poco più in basso, vediamo la sterrata descritta nel terzo itinerario effettuare un tornante sinistrorso.
Con pochi passi in leggera discesa arriviamo ad un bivio dove troviamo una palina con dei segnavia che indicano a destra: Monte Poieto; dietro: Cornagera.
Andiamo invece a sinistra e, dopo un paio di metri in discesa, ci immettiamo sulla sterrata (m. 1270), passando accanto ad un cartello che indica:
Monte Poieto, Comenduno nella direzione dalla quale proveniamo.
Proseguiamo seguendo la sterrata come precedentemente descritto nell'ultima parte del terzo itinerario.
Tempo impiegato: ore 1.25 - Dislivello m. 380 -40
Data escursione: gennaio 2016
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