Il Bivacco Legüi si trova in una conca erbosa ai piedi del versante occidentale del Monte Lago.
Molto bello il panorama sulle Orobie e sulla sottostante vallata fino alla parte alta del Lago di Como.
Una targa posta sul bivacco indica la quota con abbondante arrotondamento in metri 2000.
Primo itinerario: S.P. 8 (Morbegno - Passo S. Marco) km. 15.1
Con la statale 38 della Valtellina arriviamo a Morbegno.
Seguendo le indicazioni per il Passo San Marco, al km. 13 giriamo a destra (sud) in Via Morelli. Allo stop andiamo a sinistra in Via Damiani e subito
dopo a destra in Via Montalcini che, più avanti, con un tornante sinistrorso, da origine alla provinciale 8 che risale la Valle del Bitto fino al passo S. Marco.
Questa valle prende il nome dal torrente che la percorre ed è famosa anche per il formaggio che vi si produce, il bitto appunto.
Arrivati al km. 15.1 prendiamo una stretta strada asfaltata che si stacca alla sinistra e la percorriamo per km. 1.3 fino a raggiungere uno slargo sterrato
nel quale lasciamo la macchina (m. 1520). Su di un cartello leggiamo: "Divieto di transito veicoli e motoveicoli non autorizzati. Strada
agro-silvo-pastorale. Per il Rifugio Alpe Piazza ritirare l'autorizzazione dal gestore al ritorno". E' pertanto possibile continuare in auto.
Noi però, per proseguire a piedi, prendiamo una sterrata di recente realizzazione che, dal parcheggio, si stacca con un tornante destrorso accanto ad un
cartello che indica: Corte Grassa 5 min., Corte Grande 10 min., Baitridana 25 min., Alpe Piazza 40 min., Monte Lago. Ai ciclisti invece viene consigliato di
proseguire diritto.
Superiamo una stanga verde, che troviamo abbassata, e ci incamminiamo in salita seguendo la sterrata.
In alcuni punti, nel bosco in basso alla destra, si può ancora vedere la vecchia mulattiera.
Dopo una curva verso sinistra e proseguiamo con il fondo lastricato (m. 1540).
Percorriamo una semicurva verso destra. Alla sinistra abbiamo un muro di pietre e, poco dopo, una parete di roccia.
Presso una semicurva verso sinistra la strada torna ad essere sterrata. Alla sinistra abbiamo il bosco mentre alla destra possiamo vedere il panorama
(m. 1550).
In basso alla destra vediamo un prato e una baita. Gli alberi alla sinistra terminano (m. 1565).
Per un tratto camminiamo tra due staccionate di legno. Incrociamo un sentiero che sale dalla destra e prosegue dall'altro lato (m. 1570).
Troviamo un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso. Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio che termina con il fondo lastricato.
In basso alla destra vediamo delle baite.
Troviamo un altro segnavia a bandierina.
In leggera salita, con il fondo sterrato, percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1585).
Un cartello indica a destra il Rifugio Alpe Piazza. Pertanto lasciamo la strada e prendiamo la vecchia mulattiera che si stacca alla destra (m. 1590).
Subito percorriamo due tornanti sinistra-destra. Vediamo un segnavia a bandierina e proseguiamo in salita.
Sbuchiamo in un prato e percorriamo una semicurva verso destra. Davanti verso sinistra, più in alto, vediamo la cascina della Corte Grassa. Un
cartello segnala il Rifugio Alpe Piazza a 30 minuti.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è una panca di pietra.
Continuiamo in salita tra gli alberi.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Lasciamo a sinistra la cascina della Corte Grande. All'inizio del sentiero che va a raggiungerla ci sono due tronchi
intagliati che raffigurano due teste di serpente. Su di una tavola di legno leggiamo la poesia dialettale "Ül Guardian" che
provo a trascrivere: "So gna mi se l'è un sciat, ü l'è un bis, ü l'è'n can. De na roba so secur, de sti löc l'è ül Guardian." (m. 1625).
Un cartello indica l'Alpe Piazza a 20 minuti.
Continuiamo quasi in piano con un muretto di pietre a secco alla sinistra e il bosco alla destra.
Poco sopra, alla sinistra, vediamo altre baite.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra c'è una protezione in legno che fa anche da corrimano.
Due sentieri, uno in leggera discesa ed uno in discesa, si staccano alla destra. Proseguiamo diritto in salita (m. 1630).
Terminata la recinzione dell'alpeggio, troviamo un cartello che indica il Rifugio Alpe Piazza (m. 1650).
In leggera salita giriamo a sinistra e subito dopo a destra.
Passiamo accanto ad una fontana con vasca di pietre e cemento.
Entriamo nel bosco.
Il sentiero si divide e teniamo la destra come indicato dai cartelli che segnalano il Rifugio Alpe Piazza e il Bivacco Legüi.
Alla sinistra vediamo un formicaio.
In salita camminiamo sopra delle radici che affiorano dal terreno.
Un altro sentiero si immette dalla destra (m. 1675).
Subito dopo il sentiero si divide solo per aggirare un albero. Vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra.
Per un tratto il sentiero è largo e per un altro tratto la pendenza è maggiore. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1685).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Poco dopo, in salita, percorriamo una semicurva verso destra aggirando un cespuglio di ginepro e un formicaio (m. 1700).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1710).
Aggiriamo due alberi in fila, cresciuti nel mezzo del percorso (m. 1715).
Continuiamo con poca pendenza. Vediamo un segnavia a bandierina sul tronco di un albero.
Pochi passi più avanti, alla sinistra troviamo un altro formicaio.
Ignoriamo un sentiero che scende a destra (m. 1720).
Vediamo un segnavia a bandierina e proseguiamo quasi in piano con il bosco solo alla destra. Alla sinistra c'è un muretto oltre il quale sale
un pendio prativo (m. 1730).
Un cartello sul tronco di un albero indica davanti il rifugio. In alto alla sinistra ci sono delle baite.
Il sentiero si divide e si ricompone.
Continuiamo in leggera salita. In basso alla destra, nei prati, cominciamo a vedere l'alpeggio di Baitridana.
Percorriamo un tornante sinistrorso mentre i segnavia indicano la prosecuzione verso l'Alpe Piazza e il Monte Pisello (m. 1740).
Subito effettuiamo un tornante destrorso ignorando il sentiero che prosegue diritto verso le baite soprastanti.
Vediamo il segnavia 132 a bandierina su di una roccetta.
Subito dopo un altro sentiero si stacca a sinistra e retrocede verso le baite.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
In basso alla destra ora vediamo meglio le baite di Baitridana divise in piccoli gruppi (m. 1745).
Continuiamo quasi in piano con degli alberi alla sinistra. Troviamo un altro
sentiero che retrocede verso sinistra.
Ad una biforcazione teniamo la sinistra (m. 1750). Dopo pochi passi in salita ci immettiamo su di una sterrata. Vari segnavia indicano
- verso destra: Pozza Rossa a ore 0.15; (segnavia 132): Baitridana a ore 0.10, Alpe Piazza a ore 0.15/0.20, Monte Lago a ore 2;
- verso sinistra (segnavia 149): Egolo a ore 0.30, Dosso Comune a ore 0.50, Albaredo a ore 1.20;
- dietro (segnavia 132): Corte Grande a ore 0.10, Corte Grassa a ore 0.20, Scoccia a ore 0.40.
Andiamo a destra quasi in piano.
Un cartello verde informa che siamo a Baitridana. In basso alla destra ci sono le varie baite sparse nei prati.
Superiamo una semicurva verso destra. Poco sotto alla destra vediamo il vecchio sentiero.
Con pochissima pendenza torniamo a camminare tra gli alberi.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Ampie aperture tra gli alberi alla destra consentono di vedere le sottostanti baite.
Alla destra troviamo due baite/stalle (m. 1760). Due cartelli indicano il Rifugio Alpe Piazza a 10 minuti e il Bivacco Legüi.
In salita rientriamo nel bosco.
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 1770).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo un tratto quasi in piano, semiprotetto a valle da paletti e nastro adesivo (m. 1785).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Vediamo un segnavia a bandierina e proseguiamo con poca pendenza (m. 1805).
Con una curva verso destra usciamo dal bosco. Un cartello ci da il benvenuto all'Alpe Piazza. Un altro cartello invita a: tenere i cani al guinzaglio,
camminare sui sentieri, non calpestare l'erba e non abbandonare rifiuti (m. 1815).
Continuiamo quasi in piano tra prati e radi alberi.
In alto verso destra cominciamo a vedere in lontananza il Bivacco Legüi e una lunga stalla.
Dopo un breve tratto in lievissima discesa, proseguiamo quasi in piano.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto.
Più in alto, sempre a sinistra, c'è una baita.
Dopo una semicurva verso sinistra, davanti vediamo il Rifugio Alpe Piazza.
Vari segnavia indicano: Alpe Piazza 1825 m;
- diritto con il sentiero GVO: Alpe Lago a ore 0.40, Alpe d'Orta a ore 3.10, Passo San Marco a ore 4;
- diritto con il sentiero 150: Rifugio Alpe Lago a ore 0.40;
- a sinistra con il sentiero GVO: Pedroria a ore 0.30, Bocchetta Pisello a ore 1.20, Val Budria a ore 2.50;
- dietro con il sentiero 132a: Cornelli a ore 0.10, Egolo a ore 0.50, Albaredo per San Marco a ore 1.40;
- dietro con il sentiero 132: Cornelli a ore 0.10, Corte Grande a ore 0.30, Corte Grassa a ore 0.40.
Subito dopo alla sinistra, poco più in alto, c'è il Rifugio Alpe Piazza (m. 1835).
Continuiamo diritto lasciando a sinistra un baitello per la stagionatura del bitto e una fontana con vasca in cemento.
Un rivolo attraversa passando sotto al sentiero.
Proseguiamo in leggera salita con un sentiero tra l'erba.
Troviamo dei segnavia che indicano diritto: Laghetto Alpe Lago, Monte Lago. Alla sinistra c'è una lunga doppia vasca in cemento e pietre.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Quasi in piano percorriamo una curva a destra guadando un ruscello.
Proseguiamo in leggera salita con una staccionata di protezione alla destra.
Superiamo una curva a sinistra e passiamo accanto ai ruderi di un baitello.
Continuiamo con un sentiero tra i prati (m. 1845).
Una freccia verde ed una scritta su di una pietra invitano a proseguire per il Monte Lago. Torniamo a camminare tra gli alberi.
Quasi in piano, scavalchiamo un rivolo. Alla destra ci sono delle protezioni in legno.
Riprendiamo a salire.
Percorriamo una curva a sinistra tra prati e cespugli di rododendro.
Il sentiero si divide in due tracce parallele. Davanti vediamo il bivacco (m. 1860).
Quando il sentiero si ricompone, pieghiamo dapprima a sinistra quasi in piano e poi a destra in leggera salita. Alla destra c'è un rudere.
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Attraversiamo l'apertura in un muretto di pietre (m. 1875).
Dopo una curva a sinistra proseguiamo in salita. Alla destra, più in basso, vediamo il Rifugio Alpe Piazza.
Continuiamo tra erba e rododendri.
Con un ultimo tratto in leggera salita arriviamo al bivacco.
Tempo impiegato: ore 1.20 - Dislivello: m. 375
Data escursione: luglio 2017
Secondo itinerario: S.P. 8 (Morbegno - Passo S. Marco) km. 18.2
Come descritto all'inizio del primo itinerario, a Morbegno prendiamo la provinciale 8.
La percorriamo fino al km. 18.2 dove, in località Alpe Lago, lasciamo l'auto nei pressi di un tornante (m. 1530).
Qui parte una mulattiera con dei bolli bianchi e rossi (segnavia: Alpe Lago, Alpe Piazza, Bivacco Legui)
che sale costeggiando un torrente, poi piega a sinistra e arriva al Rifugio Alpe Lago (m. 1557).
Prima del rifugio troviamo un segnavia che indica a sinistra: il Rifugio Alpe Piazza a ore 1.00 e il Bivacco Legüi a ore 1.30; a destra: incrocio con il sentiero GVO
a ore 0.50 e il Bivacco Legüi a ore 1.30.
Andiamo a destra, superiamo il Rifugio Alpe Lago e proseguiamo con un sentiero che ben presto raggiunge e oltrepassa il torrente.
Risaliamo il versante prativo del monte. Ora il percorso comincia a farsi più ripido.
Troviamo due brevi tratti in piano in corrispondenza del superamento di altrettanti ruscelli che attraversano il cammino, poi riprendiamo a salire a zig-zag verso una baita (m. 1700).
A sinistra vediamo due grandi larici. Un cartello indica che la loro circonferenza è di 550 centimetri e la loro altezza di 24 metri.
Continuiamo a destra della baita ma, fatti pochi passi, dobbiamo alzare lo sguardo e cercare verso sinistra dei bolli bianco rossi. Poi, seguendoli, risaliamo faticosamente il prato fino a trovare un
piccolo sentiero che sale in modo assai ripido.
Raggiungiamo poi una baita, davanti alla quale incrociamo il sentiero GVO, e proseguiamo verso sinistra.
Se invece, anziché risalire il prato sulla sinistra, proseguiamo diritto; dopo aver superato un ruscello ed aver percorso un tratto in salita, ci troviamo presso un ometto (m. 1750) a chiederci se
abbiamo sbagliato strada.
Se non vogliamo tornare indietro, possiamo proseguire girando a sinistra. Risaliamo la valletta verso un evidente roccione ma, ben prima di averlo raggiunto, prendiamo un sentierino sulla sinistra.
Dopo aver superato un ruscello e una vasca da bagno riciclata come abbeveratoio per gli animali, attraverso un prato ci riportiamo alla baita sopra descritta e al sentiero GVO e in questo caso
dobbiamo proseguire diritto.
Oltre la baita riprendiamo a salire a zig-zag fino a quando passiamo sotto due cavi di una teleferica.
In piano superiamo un ruscello. A destra in alto si vede una croce.
Inizia ora un lungo traverso a mezza costa durante il quale aggireremo verso sinistra il versante prativo del monte.
Procedendo in piano superiamo un altro baitello (m. 1886) nei pressi del quale dell'acqua esce da un tubo poi riprendiamo a salire.
Superiamo un muretto a secco, poi tornati in piano raggiungiamo un bivio (m. 1925).
Siamo nel punto più alto della nostra escursione; davanti a noi vediamo una vasta conca coperta di prati e alcune baite in lontananza tra le quali
notiamo subito la stalla accanto al Bivacco Legüi in quanto è la costruzione più lunga.
Camminiamo in piano. Sotto di noi a sinistra vediamo una baita con una vasca per l'acqua.
Poco dopo arriviamo sul crinale; a destra c'è una baitello.
Ancora pochi passi e troviamo un segnavia che indica sulla destra il Monte Lago a ore 2.30 e il Laghetto dell'Alpe Lago a ore 1.30.
Superata una grande vasca e costeggiata la stalla raggiungiamo il Bivacco Legüi.
Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 365
Data escursione: agosto 2005
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