Il Bivacco Camana degli Ermellini è situato sulla destra orografica (sinistra per chi sale) della Valle delle Mine.
Il piccolo edificio, costruito con pietre locali e con il tetto in cemento, è vuoto. Pertanto chi volesse passarci una notte deve portarsi quantomeno un sacco a pelo con materassino.
L'acqua si recupera dai vari ruscelli che si attraversano salendo.
Poco a monte del bivacco, accanto ad una croce, ci sono i resti di un elicottero e una targa di ferro incisa con un punteruolo in memoria dei sei soldati americani morti
nel mese di aprile 1945 in un incidente aereo, per la liberazione dell'Italia.
Il panorama dal bivacco ci mostra, a ovest (destra): il Monte del Buon Curato (m. 2767); a sud (di fronte): la Corna di Capra (m. 3134): a est (sinistra): la catena che
comprende il Pizzo Zembrasca (m. 3089), il Pizzo Filone (m. 3133), il Monte Forcellina (m. 3090), il Monte Corno (m. 2986) e il Monte Foscagno (m. 2892); a nord (dietro): la
lunga dorsale del Monte delle Mine (m. 2881).
Primo itinerario: da Livigno parcheggio P6
Dal centro di Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola.
Giunti in Località Tresenda lasciamo la macchina nel parcheggio P6 alla destra della strada accanto ad una fontana con vasca di legno (m. 1890). I
segnavia indicano alla sinistra della strada con Via Da li Mína: percorso 102, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.05, Cheśéira da Li Mína a ore 1. Un cartello
segnala l'Agriturismo Alpe Mine a km. 3,5 e a circa 1 ora di cammino.
Un segnale stradale preannuncia il divieto di transito cento metri più avanti. Ci incamminiamo verso la Valle delle Mine tra prati recintati,
inizialmente quasi in piano e poi in leggera salita. Alla destra vediamo una chiesetta e qualche casa.
Una stradina si stacca alla destra e si dirige verso l'Azienda Agricola La Trescènda.
Alla destra vediamo dei cavalli al pascolo. Nel prato alla sinistra c'è un tavolo con relative panche.
Lasciamo a destra l'Agriturismo la Tresenda.
Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli. Passiamo accanto al cartellone n. 2 "Prato stabile" della serie "Itinerario Botanico -
Valle delle Mine"
Entriamo in un bosco di larici e subito troviamo un bivio. I segnavia indicano: Pónt da l'Al 1915 m;
a destra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Li Mína, Cheśéira dal Vach a ore 1.20; a sinistra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda,
Li Mína, Livìgn; dietro con il percorso 102: Parcheggio P6 a ore 0.05.
Prima del ponte lasciamo la strada e prendiamo una stradina sterrata alla destra (m. 1915).
Alla sinistra ci sono un tavolo con relative panche e un barbecue.
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso su di un albero.
In leggera discesa arriviamo ad un bivio (m. 1910). I segnavia indicano,
diritto con il sentiero 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Cheśéira dal Vach a ore 1.20, La Forcola a ore 3; dietro con il sentiero 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Livign;
a sinistra con il sentiero 116: Cheśéira dal Gras di Agnéi a ore 1.10, Bochéta da li Mína a ore 2.50, I Lach da li Mína. Andiamo a sinistra.
Dopo un tratto quasi in piano, in salita entriamo in un lariceto.
Percorriamo una curva verso destra seguita da un tornante sinistrorso (m. 1925).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire e superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1930).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Sotto ai larici ci sono vari cespugli di rododendro. Di tanto in tanto troviamo delle canaline di legno, per lo scolo dell'acqua, di
traverso al percorso.
Percorriamo una curva verso destra (m. 1955).
Alcune pietre lisce affiorano dal terreno.
Presso un'ampia semicurva verso destra, un cartello indica a sinistra un sentiero più facile per chi scende (m. 1970). Continuiamo diritto con poca pendenza.
Percorriamo un tornante destrorso trascurando un sentiero che prosegue diritto. Continuiamo in salita (m. 1975).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1985).
Dopo due semicurve sinistra-destra proseguiamo quasi in piano (m. 1995).
In basso alla sinistra, tra gli alberi, scorgiamo uno sbarramento sul Torrente Tresenda.
Proseguiamo in leggera salita.
Un rivolo attraversa il sentiero (m. 2005).
Quasi in piano superiamo un'ampia semicurva verso destra. In basso a sinistra vediamo il torrente (m. 2010).
Continuiamo in leggera discesa (m. 2015).
Lasciamo a destra uno slargo.
Superiamo una serpentina sinistra-destra.
Percorriamo una curva verso destra camminando a lato del torrente (m. 2010).
Proseguiamo con poca pendenza.
Due alberi si protendono verso sinistra sopra al torrente. Alla destra ci sono alcuni massi. Superiamo alcune serpentine appena accennate.
Troviamo una palina con dei segnavia che indicano dietro con il sentiero 117: Pónt da l'Al a ore 0.25, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.25 (m. 2020).
Poco dopo raggiungiamo un ponticello di legno con il quale è possibile attraversale il torrente. Su di un cartello leggiamo: "Ponte degli innamorati". Rimaniamo alla
destra del torrente e proseguiamo tra alberi e alberelli.
Vediamo altri massi attorno al corso d'acqua (m. 2025).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Il sentiero si allontana un poco dal torrente.
Per un tratto alla sinistra non ci sono alberi e possiamo vedere la strada (descritta nel secondo itinerario) che scorre più in alto, oltre il torrente (m. 2040).
Con pendenza minima, superiamo due semicurve sinistra-destra, attorniati da pini mughi (m. 2045).
Proseguiamo quasi in piano con delle serpentine appena accennate (m. 2050).
In leggera discesa superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera salita (m. 2050).
Lasciamo a destra una vecchia frana e torniamo a camminare tra i mughi (m. 2055).
Alla sinistra troviamo un grande masso (m. 2060).
Ora alla sinistra la vegetazione è più rada e possiamo vedere il torrente (m. 2070).
Superiamo una semicurva verso destra seguita poco dopo da una verso sinistra.
Per un tratto camminiamo accanto al torrente. Vediamo un bollo su di un masso (m. 2085).
Continuiamo tra i mughi.
Dopo un tratto in salita ed uno con poca pendenza proseguiamo quasi in piano. I mughi alla sinistra per il momento terminano (m. 2095).
Superiamo una semicurva verso destra.
Continuiamo con poca pendenza.
Lasciamo a destra delle piccole pietre franate (m. 2100).
Ignoriamo un sentiero che scende a sinistra verso una passerella con la quale è possibile attraversare il torrente. Proseguiamo diritto in discesa (m. 2110).
Percorriamo un tratto in salita ed uno con poca pendenza attorniati dai mughi.
Continuiamo quasi in piano e notiamo che ci siamo alzati rispetto al torrente che vediamo più in basso.
Superiamo una semicurva verso sinistra in leggera discesa seguita da un'altra verso destra quasi in piano.
Dopo un breve tratto in leggera discesa, percorriamo una semicurva verso destra in leggera salita (m. 2135).
Superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Il sentiero prosegue attorniato dalle pietre di una vecchia frana. Alla sinistra, oltre il torrente, vediamo la strada (m. 2050).
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo tra i mughi.
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita (m. 2160).
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso destra (m. 2165).
Dopo un tratto in salita, quasi in piano superiamo un'altra semicurva verso destra (m. 2180).
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa e continuiamo in leggera salita.
Davanti cominciamo a vedere l'Agriturismo Alpe Mine (m. 2180).
Superiamo un breve tratto in leggera discesa.
Proseguiamo con poca pendenza.
Dopo una curva verso destra continuiamo quasi in piano.
Presso un tornante sinistrorso attraversiamo un affluente del Torrente Tresenda camminando sopra una passerella formata da piccoli tronchi (m. 2185).
Superiamo un breve tratto in leggera discesa e continuiamo in leggera salita con il sentiero bagnato da un rivolo.
Guadiamo un torrente e proseguiamo attorniati dai rododendri (m. 2190).
Percorriamo un breve tratto in salita e continuiamo in leggera discesa (m. 2195).
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in discesa (m. 2190).
La discesa diventa abbastanza ripida.
Giunti in basso, dopo una semicurva verso sinistra, attraversiamo il torrente su di una passerella formata da alcuni assi di legno (m. 2175).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo quasi in piano lasciando alla destra la lunga stalla dell'alpeggio.
Con un tratto in salita andiamo ad immetterci sulla strada sterrata descritta nel secondo itinerario. Alla sinistra ci sono un cartellone con una cartina geografica e dei segnavia che
indicano: Cheśéira dal Gras di Agnéi 2188 m;
a destra con il percorso 116B: I Lach da li Mína a ore 2, Bochéta da li Mína a ore 2, Bochéta dal Córn da li Cábra a ore 2.30;
a sinistra con il percorso 119: Cheśéira da Li Mína a ore 0.20, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 1, Pónt da l'Al a ore 1;
dietro con il sentiero 116A : Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.50, Pónt da l'Al a ore 0.55, Livìgn.
Andiamo a destra.
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra e raggiungiamo l'Agriturismo Alpe Mine o Cheśéira dal Gras di Agnéi (m. 2190).
(Fin qui abbiamo impiegato ore 1.10 per superare un dislivello di m. 340 -40).
Lasciamo a sinistra l'agriturismo e continuiamo diritto, quasi in piano, con un sentiero attorniato dall'erba.
Piano piano ci avviciniamo al fondo valle dove scorre il torrente.
Troviamo il cartellone n. 12 della serie "Itinerario Botanico - Valle delle Mine" che parla delle "Praterie palustri" (m. 2195).
Guadiamo un ruscello suddiviso in due rami e continuiamo diritto fiancheggiando il torrente.
Passiamo accanto ad un masso con un bollo rosso-bianco-rosso e proseguiamo in leggera salita.
Troviamo un altro masso con i bolli (m. 2205).
Per alcuni metri il sentiero è diviso in due tracce parallele.
Scavalchiamo un rivolo.
Raggiungiamo un bivio dove troviamo una palina con segnavia che indicano,
a sinistra con il sentiero 120: Camàna di Ermelìn a ore 1.10, Al Filón a ore 3.10;
diritto con il sentiero 116: I Lach da li Mína a ore 1.50, Bochéta da li Mína a ore 1.50, Bochéta dal Córn da li Cábra a ore 2.20;
dietro con il sentiero 116: Cheśéira dal Gras di Agnéi a ore 0.10, Cheśéira da Li Mína a ore 0.30, Livìgn.
Andiamo a sinistra dove c'è un prato. Il sentiero per il momento non è visibile e seguiamo i bolli dipinti sulle pietre (m. 2220).
Poco dopo cominciamo a trovare tracce di sentiero.
Passiamo accanto ad un bollo e proseguiamo in salita. Ora il sentiero è evidente (m. 2245).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 2255).
Percorriamo altre due semicurve sinistra-destra (m. 2260).
Continuiamo attorniati da erba e cespugli di rododendro.
Un rivolo per un tratto scorre sopra al sentiero. Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2270).
Il tratto bagnato cessa pochi metri prima di arrivare ad una semicurva verso destra (m. 2280).
Saliamo ripidamente. Vediamo un bollo su di una pietra alla sinistra mentre alla destra abbiamo uno scosceso pendio coperto dai rododendri.
La pendenza diminuisce un poco e continuiamo con cespugli di rododendro da entrambi i lati (m. 2295).
Dopo un breve tratto con poca pendenza, riprendiamo a salire (m. 2305).
Il sentiero si divide in due tracce parallele. Teniamo la destra, più larga (m. 2310). Poco dopo si ricompone.
Continuiamo con un tratto in leggera salita ed uno più breve in leggera discesa.
Il sentiero effettua un tornante sinistrorso mentre una traccia prosegue diritto. Un cartello di legno, caduto a terra, indica a sinistra la Camana degli Ermellini. Andiamo dunque a
sinistra con poca pendenza e con un sentierino tra l'erba (m. 2325).
Subito dopo troviamo una freccia bianca e rossa a conferma della corretta direzione.
In basso, davanti verso sinistra, vediamo l'Agriturismo Alpe Mine.
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo in salita (m. 2340).
Saliamo un gradino di pietre (m. 2350).
Continuiamo con un ampio tornante sinistrorso. Uno dopo l'altro troviamo altri due gradini di pietra (m. 2360).
In modo abbastanza ripido superiamo delle serpentine appena accennate: sx-dx-sx.
Saliamo un altro gradino.
Troviamo delle pietre collocate di traverso al sentiero per dirottare a valle l'acqua piovana (m. 2385).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2390).
Dopo pochi passi quasi in piano riprendiamo a salire (m. 2395).
Presso un ampio tornante destrorso troviamo un altro cartello di legno che indica la Camana degli Ermellini (m. 2405).
Continuiamo con poca pendenza. Lasciamo a sinistra un masso con i bolli.
Dopo una semicurva verso sinistra, percorriamo un lungo tratto in salita (m. 2415).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2445).
Continuiamo con poca pendenza. Guadiamo un ruscello.
Dopo una semicurva verso destra riprendiamo a salire (m. 2455).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2460).
Superiamo due serpentine sinistra-destra.
Saliamo un altro gradino di pietra (m. 2465).
Presso una semicurva verso sinistra, con poca pendenza, per un tratto costeggiamo il ruscello (m. 2480).
Proseguiamo con una semicurva verso destra seguita da un tornante sinistrorso (m. 2485).
Continuiamo in salita.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2495).
In basso a sinistra torniamo a vedere l'agriturismo.
La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 2510).
Il sentiero passa tra un masso aguzzo alla sinistra e una liscia parete alla destra sulla quale vediamo i bolli (m. 2525).
Superiamo un breve tratto con poca pendenza.
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo con un tratto in salita.
Continuiamo con poca pendenza. Davanti cominciamo a vedere il bivacco e, poco più in alto, la croce (m. 2535).
Attraversiamo il letto di un torrente in secca (m. 2545).
Superiamo un ampia semicurva verso sinistra (m. 2550).
Il bivacco scompare alla vista. Uno dopo l'altro scavalchiamo due ruscelletti (m. 2560).
Torniamo a vedere il bivacco e quasi in piano lo raggiungiamo (m. 2560).
Tempo impiegato: ore 2.05 - Dislivello: m. 710 -40
Data escursione: luglio 2020
Secondo itinerario: da Livigno parcheggio P6 su strada fino all'Alpe Mine
Come descritto nel primo itinerario arriviamo al Pónt del Al. I segnavia indicano,
a destra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Li Mína, Cheśéira dal Vach a ore 1.20; a sinistra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda,
Li Mína, Livìgn; dietro con il percorso 102: Parcheggio P6 a ore 0.05. Seguiamo la strada asfaltata che gira a sinistra e passa sul ponte di legno.
Dopo il ponte la strada diventa sterrata e alla sinistra si staccano due sentieri. I segnavia indicano con la sterrata: percorso 119, Li Mína, Cheśéira da
li Mína a ore 0.55, Bochéta da li Mína a ore 3, Agriturismo Alpe Mine a km. 3; con il sentiero di mezzo n. 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Livìgn.
Proseguiamo diritto in leggera salita con la sterrata.
Su di una pietra vediamo il n. 7 in un cerchietto, una freccia ed un bollo giallo (m. 1925). Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1930).
Proseguiamo in salita.
Passiamo accanto al cartellone n. 3 intitolato "Bosco di Larice".
Subito percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1950).
Un muro di pietre scende alla sinistra come rinforzo alla strada. Una scorciatoia sale a destra.
Dopo pochi passi arriviamo ad un tornante destrorso dove troviamo una panchina e due sentieri che si staccano dalla sterrata (m. 1970). I segnavia indicano seguendo il
tornante con il percorso 119: li Mína, Alpe Mine a km. 2.5; con il sentiero 100 che prosegue diritto: Livigno; con l'altro sentiero in salita: Pozz
da li Esc Tröi - Moton da l'Al; dietro con il percorso 119: Pónt da l'Al a ore 0.10. Seguiamo il tornante.
Cominciamo a trovare delle canaline di legno coperte da una piccola grata di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Passiamo accanto al cartellone n. 4 che parla della "Boscaglia di Ontano verde" (m. 1980).
Quasi in piano arriviamo ad una semicurva verso sinistra dove ignoriamo una stradina inerbita che continua diritto. Un segnale stradale ne vieta il transito ai veicoli.
Proseguiamo in salita. Un'apertura tra i larici consente una veduta panoramica sui monti e sul fondovalle.
Su di un masso alla sinistra c'è una piccola croce di ferro. In basso a destra tra gli alberi riusciamo a intravedere uno sbarramento sul Torrente Tresenda (m. 2005).
Continuiamo con poca pendenza e subito alla destra troviamo un'alta croce in ricordo di una persona scomparsa.
Pochi passi più avanti, alla sinistra ci sono una panca di legno e il cartellone n. 5 intitolato "Bosco di Pino Cembro".
Riprendiamo a salire. In basso alla destra vediamo scorrere il torrente in modo impetuoso.
Superiamo una grande grata. Un sentiero scende al torrente. I segnavia indicano dietro: Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.20, Pónt
da l'Al a ore 0.25. Continuiamo diritto (m. 2030).
Alla sinistra troviamo dei massi franati (m. 2035).
Una scritta e delle frecce bianche e rosse su di un masso preannunciano a 20 metri il sentiero scorciatoia per il Baitèl dal Motón da l'Al (m. 2055).
Poco dopo troviamo un'altra scritta su di una pietra: "Tröi Moton da l'Al". Proseguiamo diritto con la sterrata (m. 2060).
Ignoriamo un altro sentiero che sale a sinistra (m. 2070).
Continuiamo quasi in piano. Alla sinistra troviamo una panchina e un cartello che segnala l'Agriturismo Alpe Mine a km. 1,8 e a circa 28 minuti di cammino.
Alla destra ci sono pochi alberi, generalmente bassi, e così possiamo vedere il torrente e il sentiero (descritto nel primo itinerario) che ne segue la sponda opposta (m. 2075).
In leggera salita superiamo alcune semicurve.
Alla sinistra troviamo il cartellone n. 6 che parla della "Boscaglia di Pino mugo" e della "Brughiera di Ginepro nano".
Subito dopo guadiamo un torrente che attraversa la strada su di un letto di pietre.
Proseguiamo in salita (m. 2080).
Guadiamo un altro torrente che attraversa la strada su di un letto di pietre (m. 2105).
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso destra. Ora ci sono prati da entrambi i lati (m. 2115).
Passiamo accanto al cartellone n. 7 intitolato "Prateria a Nardo" (m. 2125).
Guadiamo un altro torrente che attraversa la strada su di un letto di pietre (m. 2130).
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2135).
Guadiamo l'ennesimo torrente e troviamo una panca alla sinistra.
Superiamo una semicurva verso destra.
Proseguiamo in leggera salita e, alla sinistra, troviamo il cartellone n. 8 "Prateria a Poa alpina".
Continuiamo quasi in piano seppur con lievi saliscendi.
Raggiungiamo la vecchia Casera delle Mine (m. 2140). I segnavia indicano: Cheśéira da Li Mína 2140 m;
- diritto con il percorso 119: Cheśéira dal Gras di Agnéi a ore 0.20, I Lach da li Mína a ore 2.20, Bochéta da li Mína a ore 2.20;
- dietro con il percorso 119: Pónt da l'Al a ore 0.40, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.40, Livìgn;
- a sinistra con il percorso 121: Baitèl dal Motón da l'Al a ore 0.40, Baitèl da la Bles a ore 1.10, Livìgn.
Inoltre un cartello segnala diritto l'Agriturismo Alpe Mine a km. 1,1 e a circa 17 minuti di cammino.
Ci sono anche un cartellone con una cartina della zona, una panca di legno e una fontana con l'acqua che cade in un tronco scavato.
Proseguiamo diritto in discesa seguendo la strada sterrata.
Alla sinistra troviamo una panca e un tronco scavato nel quale entra l'acqua proveniente da un ruscelletto (m. 2125).
Al termine della discesa continuiamo in leggera salita (m. 2120).
Ignoriamo un sentiero che scende alla destra verso il torrente dove c'è una passerella che consente di attraversarlo e portarsi sul sentiero che ne segue la sponda opposta.
Subito dopo alla sinistra c'è il cartellone n. 9 che parla della "Brughiera di rododendro" (m. 2125).
Passiamo accanto a un masso con i bolli.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra seguita in leggera salita da una verso destra.
Percorriamo un tratto in leggera discesa. Alla sinistra ci sono una panca e il cartellone n. 10 "Prateria a Trifoglio nivale" (m. 2145).
Continuiamo quasi in piano. Un torrente attraversa la sterrata su di un letto di pietre e, in parte, passa in un tronco scavato.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad altrettanti quasi in piano.
In salita superiamo una semicurva verso destra.
Con poca pendenza ne superiamo un'altra verso sinistra (m. 2180).
Proseguiamo quasi in piano. Davanti cominciamo a vedere l'Agriturismo Alpe Mine.
Percorriamo un tratto in leggera discesa e uno quasi in piano.
Alla sinistra ci sono una panca e il cartellone n. 11 "Prateria umida a Fienarola palustre".
Subito dopo un torrente attraversa la sterrata su di un fondo di pietre. Parte dell'acqua passa in un tronco scavato.
Alla destra troviamo una bacheca con una cartina della zona e una palina con vari segnavia che indicano: Cheśéira dal Gras di Agnéi 2188 m;
davanti con il percorso 116B: I Lach da li Mína a ore 2, Bochéta da li Mína a ore 2, Bochéta dal Còrn da li Cábra a ore 2.30;
dietro con il percorso 119: Cheśéira da Li Mína a ore 0.20, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 1, Pónt da l'Al a ore 1;
a destra con il sentiero 116A lungo l'altra sponda del torrente (vedi il primo itinerario): Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.50, Pónt da l'Al a ore 0.55, Livìgn.
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra e raggiungiamo l'Agriturismo Alpe Mine o Cheśéira dal Gras di Agnéi (m. 2190).
(Fin qui abbiamo impiegato ore 1.20 per superare un dislivello di m. 330 -30)
Continuiamo come descritto nella seconda parte del primo itinerario.
Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 700 -30
Data escursione: luglio 2020
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