Il Rifugio Dosso Rotondo, chiamato anche "La Tana del Lupo" è situato a sud del Monte Dosso Rotondo (m. 1820) e a nord del Monte Campione (m. 1827). Accanto c'è un piccolo laghetto.
Percorrendo la statale 42 della Valle Camonica, al km. 68.7 giriamo a destra seguendo le indicazioni per Montecampione e Plan di Montecampione.
Ad un passaggio a livello andiamo a destra e subito dopo a sinistra per prendere la strada che con 14 tornanti, passando per Solato e Vissone, porta a Montecampione.
Qua giunti, proseguiamo fino a Plan di Montecampione dove la strada termina nel parcheggio davanti al grande Residence Le Baite (m. 1745).
Alcuni segnavia indicano: Le Baite di Montecampione 1730 m;
- alla destra del residence con il percorso 337: Poffe di Baccinale a ore 0.10, Malga Pile a ore 0.40, Bivacco Capanna Remedio a ore 3.50; e inoltre: Rifugio Rosello di Sopra a ore 1.20, Bivacco M. Bassi a ore 2.45;
- di fronte al residence: Rifugio Dosso Rotondo;
- dietro al residence: Silter di Bassinale a ore 0.10, Rifugio Monte Cimosco a ore 0.20, Bivacco San Glisente a ore 7.
L'inizio del sentiero tra l'erba non è evidente. Spalle al residence, ci portiamo alla sbarra rossa dove inizia la sterrata che si stacca verso sinistra e, guardando davanti in
diagonale verso sinistra, poco oltre la seggiovia quadriposto noteremo la presenza di un masso con un bollo bianco e rosso accanto al quale c'è un palo.
Raggiunto il masso, con tre passi in salita raggiungiamo anche il palo con un cartello che indica il Rifugio Dosso Rotondo.
Continuiamo quasi in piano tra l'erba, seguendo bolli bianco-rossi e bianco-azzurri, verso un altro cartello con la scritta Rifugio Dosso.
Proseguiamo in leggera salita con un largo sentiero. Aggiriamo una pietra con un bollo azzurro, bianco e rosso. Poi il sentiero si restringe (m. 1750).
Camminiamo tra erba, arbusti e alberelli.
Il sentiero si divide in due ed entrambi girano a destra. Scegliamo quello a sinistra che scorre incassato tra rocce dal colore bruno. Saliamo due
rudimentali gradini di pietra e ritroviamo l'altro sentiero che arriva dalla destra (m. 1765).
Camminando quasi in piano raggiungiamo una palina con segnavia che indicano: Goletto Baccinale 1650 m (?!);
- a sinistra in discesa: Poffe di Baccinale a ore 0.10, Malga Pile a ore 0.30, Bivacco Capanna Remedio a ore 3.40;
- diritto: Rifugio Dosso Rotondo a 40 minuti, Monte Campione a ore 1.30, Colle San Zeno a ore 2.30, Monte Guglielmo a ore 4;
- dietro: Baite Montecampione a ore 0.10, Rifugio Monte Cimosco a ore 0.10 (meglio 0.30).
Proseguiamo diritto seguendo una larga cresta. In basso a sinistra vediamo tre baite.
Lasciamo a destra un masso con i bolli.
In leggera discesa raggiungiamo una pozza attorno alla quale pascolano delle mucche (m. 1760).
Davanti vediamo un'alta staccionata, probabilmente con funzioni di frangi-valanghe. Qui le tracce di sentiero si dividono. Potremmo tenere la sinistra
lungo il largo crinale e risalire un piccolo dosso per poi scendere l'opposto versante. Scegliamo invece di dirigerci, in leggera salita, verso la grande
staccionata e di proseguire passando alla sua destra (m. 1770).
Aggiriamo il dosso con un sentierino tra l'erba dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa (m. 1760). In basso alla destra vediamo i tornanti della strada
asfaltata che sale alle Baite di Montecampione, il parcheggio (dietro), una strada sterrata ed una seggiovia (davanti).
Percorriamo due semicurve destra-sinistra.
In leggera salita raggiungiamo una piccola pozza che lasciamo alla destra e ritroviamo l'altro sentiero che arriva dalla sinistra. Ritroviamo anche i
bolli che avevamo perso aggirando il piccolo dosso alla destra. (m. 1770).
Un cartello con una freccia verso sinistra indica: "Ristoro aperto".
Il sentiero, diviso in due tracce, scende a sinistra e subito si ricompone.
Proseguiamo quasi in piano, a mezza costa, attorniati dall'erba (m. 1765). Vediamo un segnavia bianco-azzurro della 3V.
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano superiamo una curva a destra (m. 1770).
Il sentiero si divide e si ricompone.
Percorriamo una curva a sinistra molto ampia. Alla sinistra, oltre la valle, vediamo il Monte Splaza.
Tra l'erba alla destra vediamo anche qualche alberello.
In leggera salita percorriamo un tratto di sentiero con il fondo di roccia.
Quasi in piano torniamo a camminare su sterrato (m. 1785).
Lasciamo a destra una pozza e ci affianchiamo alla sterrata che scorre alla nostra destra. Un cartello indica davanti il Rifugio Dosso Rotondo a 20 minuti.
Riprendiamo a salire seguendo dei pali; i primi sono dipinti nella parte alta di rosso o di giallo, poi tutti gli altri solo di giallo. In basso alla destra vediamo il fondovalle.
Proseguiamo quasi in piano sul largo crinale (m. 1800).
Alterniamo alcuni tratti in leggera discesa ad altri quasi in piano.
Passiamo accanto ad un palo dipinto di rosso. Alla destra si affianca nuovamente la sterrata (m. 1790).
Raggiungiamo un cartello con una freccia che indica a sinistra il Rifugio Dosso Rotondo (c'è anche il logo "Tana del Lupo"). Dopo alcuni passi
un altro cartello indica sempre a sinistra: "Bar Ristoro Aperto". Il sentiero che scende a sinistra però inizia
quattro pali prima accanto ad un bollo bianco-rosso.
Dopo un tratto in discesa proseguiamo quasi in piano, a mezza costa, tra erba e radi alberelli.
Percorriamo un tornante destrorso, ignorando un sentiero che continua diritto in discesa verso una gobbetta erbosa, e cominciamo a vedere il rifugio.
Superiamo una curva a destra (m. 1755).
Dopo pochi passi in discesa proseguiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita con il sentiero infangato da un rivolo.
In lievissima salita raggiungiamo una palina con dei segnavia (m. 1760) che indicano:
- diritto: Rifugio Monte Rotondo, Monte Campione a ore 0.30, Colma di Marucolo a ore 0.45;
- a destra con il sentiero 336: Dosso Rotondo a ore 0.10;
- davanti verso sinistra con il sentiero 336: Goletto Re di Campo a ore 0.45, Malga Corti a ore 1.35, Prati Magri a ore 1.50.
Continuiamo diritto, quasi in piano con alcune serpentine appena accennate.
Lasciamo a destra una pozza e ci immettiamo sulla sterrata. La seguiamo in leggera salita e, poco dopo, davanti torniamo a vedere il rifugio.
Dopo un tratto quasi in piano, con poca pendenza lo raggiungiamo.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello: m. 100 -68
Data escursione: luglio 2017
Secondo itinerario: da Prati Magri
Usciamo dall'autostrada A4 a Ospitaletto (km. 206.2) e prendiamo la SP 19 che percorriamo interamente.
Dopo il ponte sul Mella, giriamo a sinistra e ci immettiamo nella SP 345 della Val Trompia con la quale attraversiamo: Concesio, Sarezzo, Gardone, Mancheno, Tavernole e arriviamo a Bovegno. Qui, a
una biforcazione, teniamo la sinistra in direzione di Graticelle.
Dopo 500 metri, in Località Corna, giriamo a sinistra per Prati Magri.
La strada diventa sterrata un chilometro prima di raggiungere l'ex Rifugio Prati Magri che da alcuni anni è diventato una casa privata.
Nel tratto che precede il rifugio, sulla destra ci sono alcune sculture scolpite nel tronco degli alberi: un orso, uno gnomo, uno stambecco, un fungo con chiocciola e un albero con grandi margherite
colorate.
Troviamo anche un pannello con tettuccio sul quale leggiamo: "Prati Magri Prai Màgher (Località a 1115 m.s.l.m.)". Parcheggiamo ai lati della strada (m. 1100).
Quasi in piano, superiamo una grata per lo scolo dell'acqua collocata di traverso alla strada. Alla sinistra ci sono dei prati e un rudere attorniato dagli alberi. Alcuni segnavia attaccati a un palo
indicano: Prati Magri 1064 m; con il percorso 336: Malga Corti a ore 0.30, Goletto Re di Campo a ore 1.30, Dosso Rotondo a ore 2.30, Rifugio Dosso Rotondo (info 347-7724245) a ore 2.15. Alla
destra c'è l'ex rifugio, un grande edificio di colore giallo con un affresco incorniciato raffigurante due lepri su un sfondo di montagne e sovrastato dalla scritta: "Fugge la lepre al cacciatore,
il tempo fugge in giorni e ore".
Proseguiamo con pochissima pendenza. Alla sinistra c'è una staccionata di legno.
Entriamo in un bosco. Passiamo accanto a un tombino (m. 1105).
Alla destra ci accompagna una rete metallica e, più in basso, vediamo delle case.
Poco dopo la rete termina. Alla destra oltre la valle vediamo le montagne. Troviamo altri due tombini che raccolgono l'acqua di un rivolo che scende dalla sinistra.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.
Lasciamo a destra una casa.
Arriviamo a una biforcazione (m. 1110). I segnavia indicano a sinistra in salita con il percorso 336: Malga Corti a ore 0.30, Goletto Re di Campo a ore 1.20, Dosso Rotondo a ore 2.20. Decidiamo di
ignorare questi segnavia e di proseguire diritto con la sterrata principale.
Lasciamo a destra una casetta con un cancello marrone (m. 1120).
Presso una semicurva verso sinistra il bosco termina. Continuiamo attorniati dai prati (m. 1130).
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra. In alto a sinistra vediamo una baita.
Alla destra ci sono due baite/stalle mentre alla sinistra c'è una vaschetta lavatoio in cemento (m. 1140).
Pochi passi più avanti, sopra di noi si incrociano due cavi.
Continuiamo in salita con alberi alla sinistra e una casa alla destra (m. 1150).
Da questo punto due staccionate di legno ci accompagnano ai lati della sterrata.
Proseguiamo tra prati e qualche albero. Poco più in alto alla sinistra c'è una casa.
A una biforcazione teniamo la sinistra. La strada diventa agro-silvo-pastorale (n. 4 Paghere-Masne) e un segnale stradale indica il divieto di transito ai non autorizzati (m. 1170).
Continuiamo con poca pendenza.
All'esterno di una curva verso sinistra c'è una casa.
Subito dopo alla sinistra troviamo un'altra vecchia casa e prati da entrambi i lati.
Torniamo tra gli alberi. La staccionata alla sinistra termina.
Troviamo altre case all'esterno di una semicurva verso destra (m. 1185).
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla sinistra e poco dopo anche una stradina inerbita alla destra che in leggera discesa si dirige verso delle case.
Percorriamo una curva verso destra all'interno della quale c'è una staccionata (m. 1200).
Continuiamo quasi in piano. Davanti vediamo il Monte Muffetto.
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra. Alla sinistra c'è il bosco. Alla destra, nei prati vediamo una cascina e il M. Muffetto sullo sfondo.
Con un tornante sinistrorso molto ampio torniamo nel bosco. Anche la staccionata alla destra termina (m. 1205).
Alla destra dell'acqua esce da due tubi neri. Nel sottobosco notiamo la presenza di numerose felci (m. 1215).
Poco dopo incrociamo un'altra sterrata (m. 1230). I segnavia indicano a destra in leggera salita con il percorso 342: Masne a ore 0.40, Rango a ore 2, Bongio a ore 2.40; a sinistra in discesa con il
percorso 342: Zerma a ore 0.50, Poracle a ore 1.20, Sant. della Misericordia a ore 2.40. Non ci sono indicazioni per quanto riguarda la nostra sterrata con la quale proseguiamo in salita.
Quasi in piano percorriamo un tratto allo scoperto. Alla sinistra c'è un baitello (m. 1245).
Subito dopo alla sinistra troviamo una casa tra gli alberi.
Continuiamo allo scoperto in lievissima discesa.
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra attorniati da pochi alberi (m. 1245).
Percorriamo un tornante destrorso tra i prati (m. 1255).
Superiamo tre semicurve: sx-dx-sx. Passiamo accanto a una vecchia cascina e a una casa di più recente costruzione (m. 1265).
Alla destra vediamo un baitello per la caccia all'interno di una zona recintata (m. 1275).
Proseguiamo tra radi alberi.
In alto alla sinistra vediamo un baitello in muratura, con due porte. C'è anche una casa nascosta dagli alberi; pochi passi più avanti la vediamo. Una stradina agro-silvo-pastorale, con divieto di transito
ai veicoli, sale a raggiungerli.
Subito dopo troviamo due grosse pietre, una per parte, ai lati della sterrata. Rientriamo nel bosco, inizialmente fitto (m. 1295).
In salita superiamo una semicurva verso destra e con poca pendenza un'altra verso sinistra. Gli alberi del bosco ora sono meno fitti (m. 1310).
In alto alla sinistra vediamo un appostamento per la caccia.
Riprendiamo a salire (m. 1315).
Il bosco torna ad essere fitto. Superiamo una semicurva verso destra (m. 1325) e una verso sinistra (m. 1335).
Con poca pendenza percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 1355).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1365).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo una stradina inerbita che continua diritto (m. 1385).
Percorriamo una curva verso destra tra alberi meno alti (m. 1400).
Poco dopo, presso un'ampia curva verso sinistra, gli alberi terminano (m. 1405).
Davanti, in alto, vediamo una casa. Nei prati alla destra c'è una vecchia vasca da bagno riciclata come abbeveratoio.
Percorriamo un tratto con poca pendenza attorniati da prati.
Riprendiamo a salire passando accanto ad alcune pietre aguzze, alberelli e arbusti.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1420).
Ora abbiamo prati alla sinistra, alberelli e prati alla destra. Lasciamo a sinistra un mucchietto di pietre. Dietro è visibile il M. Muffetto.
Continuiamo tra alberelli, inizialmente quasi in piano ma subito riprendiamo a salire (m. 1430).
Presso un tornante destrorso, in leggera salita aggiriamo alcuni alti faggi (m. 1440).
Usciamo dal bosco e percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1455).
Terminato il tornante alla destra troviamo la Cascina Re di Campo formata da una baita, una stalla e una fontana con una lunga vasca abbeveratoio in cemento. Su di un muro vediamo la scritta in bianco
"G.S F.R 2007" (m. 1470).
Proseguiamo in leggera salita tra radi larici. La sterrata ora e inerbita.
Superiamo una curva verso destra (m. 1480). Alla destra torniamo a vedere il M. Muffetto. Percorriamo un'altra curva verso destra, questa è molto ampia e assieme alla precedente forma un tornante.
Continuiamo in salita. Gli alberi sono ancora più radi (m. 1490).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1505) e una verso destra (m. 1515).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo una stradina che prosegue diritto e subito dopo gira a sinistra. All'interno del tornante c'è una vasca abbeveratoio (m. 1525).
Continuiamo attorniati dai prati, inizialmente con poca pendenza e poi in salita.
Quasi in piano percorriamo due curve destra-sinistra (m. 1540).
Proseguiamo in salita con un tornante destrorso molto ampio (m. 1560). Verso la fine di questo tornante vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra (m. 1565).
Superiamo due semicurve destra-sinistra. In basso alla sinistra vediamo una malga e delle mucche al pascolo.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra (m. 1580). Davanti verso sinistra, in alto, vediamo dei ripetitori.
Dopo una semicurva verso destra vediamo la Malga Re di Campo e in breve la raggiungiamo. Qui termina la sterrata (m. 1590).
Aggiriamo alla destra i due edifici della malga (stalla e baita affiancate). Sul retro troviamo una fontana con due vasche/abbeveratoio in cemento.
Continuiamo diritto in salita tra l'erba seguendo una delle tante tracce lasciate dalle mucche (nessun segnavia, nessun bollo).
Poco dopo le tracce piegano verso destra e diventano un sentiero.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1605).
Raggiungiamo due pali di legno con dei segnavia (m. 1620). I segnavia sul palo alla destra indicano: Goletto Re di Campo 1625 m; dietro con il percorso 336: Malga Corti a ore 0.35, Prati Magri a ore
1.10; davanti con il percorso 336: Dosso Rotondo - Splaza a ore 1.20. Sulla palo alla sinistra c'è un solo segnavia che indica il Rifugio Dosso Rotondo a ore 0.30. Qui troviamo anche un bollo bianco-rosso
su di una pietra e un nastrino azzurro legato a un ramo.
Il sentiero passa tra i due pali, piega a sinistra e subito gira a destra.
Dopo pochi passi quasi in piano riprendiamo a salire. Camminiamo tra erba e pietre rossicce. Alla sinistra in lontananza vediamo il M. Guglielmo.
Con un tornante sinistrorso, in leggera salita, aggiriamo una roccia.
Continuiamo tra rododendri e altri cespugli.
Il sentiero passa tra due rocce.
In salita percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo con poca pendenza tra l'erba (m. 1645).
Presso un tornante sinistrorso vediamo un nastrino azzurro legato a un ramo.
In salita, percorriamo un tornante destrorso. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Continuiamo con poca pendenza.
Superiamo un tornante sinistrorso e riprendiamo a salire (m. 1655).
Troviamo un bollo bianco-rosso. In basso alla sinistra vediamo dall'alto la Malga Re di Campo.
Presso un tornante destrorso troviamo un bollo bianco-rosso (m. 1665).
Percorriamo un tornante sinistrorso aggirando un piccolo larice (m. 1680).
Continuiamo in leggera salita. Alla destra ci sono alcuni alberelli.
Presso una curva verso destra vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1685).
Un bollo bianco-rosso ricurvo segnala di tenere la più a sinistra di due tracce (m. 1690).
Continuiamo con pochissima pendenza su di un ampio crinale erboso (m. 1695).
A una biforcazione ignoriamo il sentiero verso destra e, seguendo i bolli, continuiamo diritto in salita tra erba e pietre rossicce (m. 1700).
Risaliamo un contrafforte tra due valli. Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Alla destra c'è un ometto (m. 1710).
Passiamo tra un ometto alla sinistra e un bollo alla destra (m. 1715).
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 1720).
Troviamo un bollo e un ometto (m. 1725).
Dopo pochi ripidi metri, passiamo accanto a un ometto e continuiamo con poca pendenza (m. 1735).
Troviamo un altro bollo e un altro ometto.
Poco dopo, saliamo in modo abbastanza ripido tra erba e alcune pietre.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 1740).
Lasciamo a destra un ometto. Vediamo un bollo.
Continuiamo in leggera salita. Alla sinistra c'è un bollo; poco dopo alla destra vedamo un ometto (m. 1760).
Pochi passi più avanti troviamo un ometto alla destra e un bollo alla sinistra seguendo il quale percorriamo due semicurve sinistra-destra (m. 1765).
Proseguiamo in salita camminando su di una roccia rossiccia.
Alla destra troviamo un ometto e alla sinistra un bollo (m. 1775).
Continuiamo in modo abbastanza ripido tra erba e pietre rossicce.
La pendenza diminuisce un poco. Davanti vediamo un'antenna (m. 1790).
Su di un blocco di cemento ci due bolli bianco-rossi.
Dopo pochi passi raggiungiamo l'antenna alla cui asta sono stati appesi due cartelli che indicano diritto il Rifugio Dosso Rotondo. Poco dopo alla sinistra c'è il punto di arrivo di una seggiovia.
Davanti, in basso,
vediamo il laghetto oltre il quale c'è il rifugio (m. 1795). Proseguiamo con una sterrata che scende verso destra.
In leggera discesa percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1790).
Quasi in piano raggiungiamo il laghetto che possiamo aggirare da entrambi i lati. Se lo costeggiamo alla sinistra passiamo accanto a due altalene, uno scivolo e altre giostrine. Troviamo una fontana
con l'acqua che cade in un tronco scavato e raggiungiamo il rifugio (m. 1777).
Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 695 -18
Data escursione: agosto 2019
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