La Capanna Genzianella è situata in Val Morobbia, al limite settentrionale della località Piano Dolce, a sudovest del Motto d'Arbino.
La capanna è stata ricavata dalla sistemazione di una vecchia stalla nell'anno 1969 ed è stata nuovamente ristrutturata nell'anno 1985.
Dispone di cucina attrezzata, refettorio, stufa a legna, energia elettrica da pannelli solari, due camerate (11+8 posti con piumoni),
servizi igienici (1 wc, 1 doccia a pagamento) e una grande terrazza esterna.
Parzialmente nascosta da tre aceri secolari, la capanna gode di una bella vista panoramica su una catena di monti, tra i quali spicca il M. Camoghè (m.
2228), e sulla piana attraversata dal Fiume Ticino che si immette nel Lago Maggiore.
Il guardiano è presente nei mesi di luglio e agosto e saltuariamente in alcuni weekend.
Per maggiori informazioni, per prenotare e per avere la combinazione della piccola cassaforte che contiene la chiave della capanna: e-mail
capanna@genzianella.ch - telefono e whatsapp 0041 76 7345168.
Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. 47.5 (uscita 47 Bellinzona Sud).
Ad una biforcazione teniamo la destra e ci immettiamo sulla Via Cantonale.
Troviamo il cartello che segnala l'inizio di Camorino.
Ad una rotonda (Coop) proseguiamo diritto (Via Monte Ceneri).
Arriviamo a Giubiasco.
Ad un semaforo continuiamo diritto.
Ad una grande rotonda (parco) giriamo a destra seguendo l'indicazione Valle Morobbia (inizialmente la strada si chiama Via Morobbia ma in seguito
cambia nome varie volte pur essendo sempre la via cantonale).
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di Lôro e di Pianezzo.
Lasciamo poi la strada (che continua verso Carena) e giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Paùdo che raggiungiamo dopo alcuni tornanti.
In uno slargo rotondo (fermata autobus Paudo Paese) vediamo i primi segnavia che indicano: Paudo 797 m:
- a sinistra (segnavia bianco-rosso-bianco): Monti di Paudo 50 min, Cap. Genzianella 1 h 40 min, Laghetti della Costa 2 h 30 min, Cap. Gesero UTOE 3 h
40 min: Melirolo 2 h 10 min, Melera 2 h 20 min, Carena 2 h 40 min; Vellano 35 min;
- dietro: Pianezzo 35 min, Lôro 50 min, Giubiasco FFS 1 h 15 min;
- a sinistra (segnavia bianco-giallo-bianco): M.ti di Ravecchia 40 min; Piano Dolce 1 ore 20 min, Arbino 2 ore, Gesero Cap. UTOE 3 ore.
C'è anche un cartello che segnala un parcheggio prendendo una stradina alla sinistra (Via Nucleo Paudo). La seguiamo e dopo un tornante sinistrorso
troviamo il piccolo parcheggio gratuito (5 posti) e vi lasciamo la macchina (m. 800).
Accanto al parcheggio ci sono altri segnavia che indicano diritto: Monti di Pedevilla 20 min, Prada (S. Girolamo) 55 min; Monti di Ravecchia 55 min, Motto
della Croce 2 h 10 min.
Prendiamo invece la scalinata che sale alla destra tra case e recinzioni, marcata da bolli di colore bianco-rosso-bianco.
Percorriamo due curve sinistra-destra.
Dopo una curva verso sinistra continuiamo con poca pendenza (m. 820).
Presso una curva verso destra il cartello "sentiero" indica a destra e dietro (m. 825).
Arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano: a sinistra all'Oratorio e diritto salita ai Campetti. Continuiamo diritto con una mulattiera a gradini (m. 830).
Alla sinistra abbiamo una recinzione con pali di ferro verdi e una rete mentre alla destra ci sono un prato e alcuni alberi. Vediamo anche qualche casa.
Superiamo una curva verso sinistra.
Subito dopo, accanto ad un idrante per i pompieri, percorriamo con un tornante destrorso ignorando l'altro percorso che prosegue diritto (m. 850).
Su una casa alla destra vediamo un affresco raffigurante una Madonna col Bambino.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo con pochissima pendenza camminando tra un muro di pietre a secco alla sinistra e una rete metallica alla
destra.
Continuiamo in salita con un prato alla destra (m. 860).
Pieghiamo a sinistra, quasi in piano tra l'erba, seguendo i bolli di colore bianco-rosso-bianco.
Poco dopo riprendiamo il sentiero, in leggera salita, attorniato da ginestre e da rovi.
Lasciamo a sinistra un prato recintato.
Alla sinistra, all'interno di un'area recintata, vediamo degli alberi da frutta.
Percorriamo una curva verso sinistra.
Ora la destra ci sono una rete e una siepe (m. 880).
Dopo una curva verso destra arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano: a sinistra Genzianella, a destra Vellano e dietro Paudo. Continuiamo verso
sinistra.
Subito dopo superiamo una semicurva verso destra ed entriamo in un bosco di castagni.
Ad una biforcazione i bolli invitano a proseguire verso destra mentre alla sinistra si entra in una proprietà privata (m. 900).
Con alcuni gradini di legno e di pietra effettuiamo un tornante destrorso e continuiamo in salita (m. 905).
Superiamo una semicurva verso sinistra. Vediamo il cartello "sentiero" che indica entrambe le direzioni (m. 920).
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 925).
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso destra.
Dopo un'altra semicurva verso destra proseguiamo in salita (m. 935).
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo con poca pendenza (m. 940).
Dopo un tratto in salita su fondo pietroso proseguiamo quasi in piano su sterrato (m. 945).
Aggiriamo due pietra piatte e riprendiamo a salire.
Alla sinistra riusciamo a scorgere tra gli alberi (faggi e betulle) un traliccio con le antenne Swisscom e un edificio di servizio (m. 955).
Poco dopo raggiungiamo uno spiazzo pianeggiante dove troviamo una fontana con vasca di pietra e una panchina. Davanti abbiamo un cancelletto di legno
oltre il quale, in basso, vediamo una casa con piscina. Giriamo a destra e proseguiamo in salita nel bosco (m. 960).
Percorriamo due curve sinistra-destra (m. 965).
Alla destra ci accompagna un muro di pietre a secco. In basso alla sinistra vediamo una vecchia cascina.
Ignoriamo un sentiero che scende a sinistra (m. 980).
Percorriamo un tratto quasi in piano. Vediamo un antenna parabolica in un prato poco più in basso alla sinistra.
Continuiamo dapprima con poca pendenza e poco dopo quasi in piano. Passiamo accanto ad un faggio secolare (m. 985).
Ora il muro a secco è alla sinistra mentre alla destra, tra gli alberi, scorgiamo una vecchia casa.
Presso una semicurva verso destra saliamo alcuni gradini di pietra.
Proseguiamo con una semicurva verso sinistra. Alla destra, poco più in basso, vediamo una baita e un baitello (m. 995).
Continuiamo in salita camminando su delle radici affioranti dal terreno.
Raggiungiamo una cascina recintata, con pali di ferro grigi che reggono una rete a quadrotti, davanti alla quale i segnavia indicano a destra
Vellano e dietro Paudo. Proseguiamo diritto lasciando a destra la cascina (m. 1005).
Subito dopo un cartello segnala avanti e dietro il sentiero per i pedoni mentre il sentiero che scende alla sinistra è per i ciclisti.
Davanti ad una casa di legno, recintata da una rete metallica verde, troviamo un bivio. I segnavia indicano a destra: Pian dei Corelli, Pian Dolce,
Gesero. Andiamo pertanto a destra camminando tra due muretti sormontati da altrettante reti (m. 1015).
Vediamo una casa alla sinistra ed una davanti. Aggiriamo una pietra nel mezzo del sentiero.
Percorriamo due curve destra-sinistra (m. 1025).
Ora tutte e due le case sono alla sinistra. Un cancelletto di legno conduce in un prato. Dietro vediamo in lontananza la parte alta del Lago Maggiore.
Subito percorriamo due curve destra-sinistra (m. 1040).
Alla sinistra, oltre una recinzione, vediamo una casa con il tetto a piramide. Continuiamo in un rado bosco di betulle (m. 1045).
Per un tratto i sentieri diventano due e procedono paralleli. Su di un masso alla destra leggiamo "H05". I due sentieri si
ricompongono (m. 1070).
Un masso piatto affiora nel mezzo del sentiero.
Attraversiamo una radura in fondo alla quale troviamo: una fontana con vasca di pietra, una postazione per grigliare e un tavolone di legno con
relative panche. I segnavia indicano: Monti di Paudo 1076 m;
- davanti: Cap. Genzianella 50 min, Sopra Arbinetto 1 h 20 min, Sasso Guidà 2 h, Cap. Gesero UTOE 2 h 55;
- davanti-destra: Melirolo 1 h 20 min, Melera 1 h 35 min, Carena 1 h 55 min;
- dietro: Paudo 30 min, Pianezzo 1 h 10 min, Giubiasco FFS 1 h 45 min;
- dietro-sinistra: Sopra Monti di Pedevilla 15 min, Monti di Pedevilla 30 min.
Continuiamo diritto in leggera salita tra i faggi.
Poco dopo su di un cartello leggiamo: "Zona protezione marmotta". Il sentiero si divide in due che procedono in parallelo; quello alla
sinistra è marcato da un bollo rosso rotondo mentre quello alla destra da una bollatura di colore bianco-rosso-bianco. Un cartello indica con quello alla
destra Piandolce. Seguiamo quello bianco-rosso-bianco alla destra (m. 1095).
Continuiamo dapprima in salita (m. 1120) e poi in modo abbastanza ripido (m. 1135).
Pieghiamo leggermente a destra come indicato da un segnavia rosso-bianco-rosso ricurvo. Ora nel bosco ci sono sia i faggi che le betulle (m. 1155).
Per un tratto troviamo diverse pietre nel sentiero.
Continuiamo in leggera salita e aggiriamo una betulla situata nel mezzo del sentiero (m. 1165).
Dopo un tratto in salita proseguiamo con poca pendenza piegando leggermente verso destra (m. 1180).
Percorriamo un tratto in salita (m. 1190) e uno in leggera salita (m. 1200).
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in salita (m. 1205).
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo in salita (m. 1215).
Alla sinistra ci sono alcuni massi (m. 1220).
Percorriamo un tratto con poca pendenza (m. 1230).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido attorniati da varie pietre (m. 1235).
Terminate le pietre passiamo sopra delle radici che affiorano dal terreno (m. 1245).
Superiamo due semicurva destra-sinistra e torniamo a camminare su sentiero sterrato (m. 1255).
Proseguiamo in salita e, poco dopo, in modo abbastanza ripido (m. 1270).
Continuiamo con poca pendenza. Ora il bosco è formato solamente da betulle (m. 1275).
Lasciamo a sinistra una traccia marcata inizialmente da un bollo giallo e più avanti da uno rosso. Continuiamo diritto in salita (m. 1285).
Alla destra troviamo una roccia che affiora dal terreno e subito percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1315).
Superiamo tre semicurve: dx-sx-dx.
Continuiamo con una curva verso destra (m. 1320).
Alla sinistra, oltre gli alberi, scorgiamo una baita in un prato. In alto alla sinistra cominciamo a vedere la Capanna Genzianella riconoscibile dalla
bandiera rossocrociata (m. 1325).
Un cartello e una freccia su di una betulla indicano davanti: Pian Dolce (m. 1335).
Troviamo dei segnavia che indicano
- a sinistra: Cap. Genzianella, Cap. Gesero UTOE;
- a destra Melirolo, Melera, Carena;
- dietro: Monti di Paudo, Paudo; Monti di Pedevilla.
Andiamo a sinistra (m. 1345).
Troviamo un palo di legno. Giriamo a destra. Vediamo una baita in basso a sinistra e altre quattro sul pendio prativo che sale alla destra, la più alta
con la bandiera.
In leggera salita raggiungiamo la prima baita alla destra, giriamo a sinistra e vediamo che dietro questa baita ce n'è un'altra.
Continuiamo tra due file di pietre a secco e di pali di legno.
Proseguiamo in lievissima salita. Troviamo una baitello, una baita con l'insegna "La Monella" e una fontana con vasca di pietra.
Un cartello segnala una fontana aperta 100 metri a sinistra.
I segnavia indicano
- diritto: Monti di Ravecchia;
- dietro: Paudo; Monti di Pedevilla;
- a destra: Cap. Genzianella. Sasso Guidà
Andiamo a destra in modo abbastanza ripido (m. 1365).
Alla sinistra c'è un grande prato in cima al quale vediamo la capanna. Alla destra, oltre una recinzione, ci sono altre baite.
Un sentiero si stacca alla sinistra. I segnavia indicano: m. 1382;
- a sinistra: Cap. Genzianella;
- diritto: Sopra Arbinetto 30 min, Laghetti della Costa 50 min, Cap. Gesero UTOE 2 h 10 min; Motto d'Arbino 1 h;
- dietro: Monti di Paudo 30 min, Paudo 1h, Giubiasco FFS 2h 15 min; Monti di Pedevilla 1 h; Monti di Ravecchia 50 min.
Andiamo a sinistra in leggera salita.
Lasciamo a sinistra un baitello marrone dal quale partono i cavi di una teleferica.
Poco dopo troviamo un cartello con una foto delle montagne che possiamo vedere, il loro nome e la loro altezza: Scrigno di Poltrinone (m. 1957),
Mottone della Tappa (m. 2130), Monte Stabbiello (m. 2116), Vetta del Vallone (m. 2135), Monte Segor (m. 2097), Camoghè (m. 2228), Cima Calescio (m.
2035), Monte Bar (m. 1816), Pizzo Corgella (m. 1707), Monte Ferraro (m. 1494), Poncione di Breno (m. 1654), Monte Magno (m. 1636), Matro (m. 1201),
Monte Gradiccioli (m. 1936), Cima di Medeglia (m. 1260), Motto Rotondo (m. 1928), Monte Tamaro (m. 1962), Poncione del Macello (m. 1719), Cimetto (m.
1615), Monte Zeda (m. 2156), le cime del Monte Rosa [Vincentpiramid (m. 4215), Parrotspitze (m. 4432), Punta Gnifetti (m. 4554), Zumsteinspitze (m.
4563), Dufourspitze (m. 4634), Nordend (m. 4609)], Breithorn (m. 4164), Cima di Jazzi (m. 3803), Strahlhorn (m. 4190), Gridone (m. 2188),
Rinpfischhorn (m. 4198), Allalinhorn (m. 4027), Alphubel (m. 4206), le cime del Mischabel [Taschhorn (m. 4491), Dom (m. 4545), Lenzspitze (m. 4294)],
Weissmies (m. 4017), Lagginhorn (m. 4010), Fletschhorn (m. 3985), Pizzo Ruscada (m. 2004), Pioda di Crana (m. 2430), Breithorn (m. 3437), Monte Leone
(m. 3553), Pizzo di Madei (m. 2551), Cima della Trosa (m. 1869), Pizzo dell'Alpe Gelato (m. 2613), Pizzo Peloso (m. 2064), Sassariente (m. 1768), Cima
di Sassello (m. 1899).
Subito dopo raggiungiamo la Capanna Genzianella (m. 1400).
Tempo impiegato: ore 1.45 - Dislivello: m. 600
Data escursione: aprile 2023
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